In altro articolo (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19071) il Meteogiornale ha già riferito del gran gelo giunto in Corea del Nord. Mercoledì queste le minime più basse: Samjiyon (m 1382) -22,0°C, Pungsan (m 1200) -20,1°C, Hyesan (m 715) -19,5°C. Molto freddo anche in pianura, con -8,8°C a Pyongyang e -7,0°C a Wonsan, valori 9°-10°C inferiori alle medie del periodo. Il gelo si è già esteso alla Corea del Sud, dove Seoul è scesa fino a -7,2°C e Inchon a -5,7°C (2,9° e 3,4°C le medie delle minime di novembre di queste due città).
Uno sguardo alla Siberia. Mercoledì sono state proprio Ojmjakon e Verhojansk, i tradizionali “poli del freddo”, le località più fredde della Jacuzia, vasta e gelida regione della Siberia centro-orientale, avendo fatto registrare minime -47,9° e -44,8°C.
Alle Svalbard, l’arcipelago norvegese situato intorno agli 80°N, l’aeroporto internazionale ha registrato estremi termici -20,0°/-16,2°C mercoledì 19 novembre. Si tratta di valori circa 8°C inferiori alle medie del periodo. -20,8°/-16,5°C gli estremi termici a Ny Alesund, sempre nelle Svalbard.
Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 222 mm di pioggia sono caduti a Casiguran, nel nordest di Luzon, isola delle Filippine settentrionali. Casiguran è esposta al monsone di nordest, quindi non sono insolite piogge molto intense in autunno e inizio inverno. Sempre nelle Filippine, ma molto più a sud, 123 mm a Hinatuan.
In 96 ore, tra le 12 GMT di sabato 15 novembre e la stessa ora di mercoledì 19, sono caduti 99 mm di pioggia (44 nelle ultime 24 ore) ad Alice Springs, nel cuore dell’Australia, nei Territori del Nord. La media pluviometrica di novembre è 27 mm. Le nubi e le piogge hanno fatto si che da domenica a mercoledì, le massime siano state comprese tra 25,4° e 29,8°C, mentre la media delle massime di novembre è 33,7°C.
Gran caldo mercoledì nel nordovest del Sud Africa, con massime 43,0°C a Vioolsdrif e 41,5°C ad Henkries. Un po’ più a est, 39,1°C ad Upington (32,7°C la media delle massime di novembre), più a sud 38,7°C a Vredendal.
Anika è la seconda tempesta tropicale della stagione nell’emisfero sud, essendosi sviluppata a sudovest dell’Indonesia. Mercoledì alle 6 GMT era centrata a 11,8°S 97,7°E, sull’Oceano Indiano orientale, non lontano dalle isole Cocos, accompagnata da venti sostenuti fino a 65 km/h. Anika si muoverà verso sudest, in mare aperto, nelle prossime 36-48 ore, rinforzando leggermente giovedì, senza però raggiungere lo status di ciclone, per poi indebolirsi venerdì.