Il valore è ancora ufficioso, perché accade che i dati delle trasmissioni satellitari siano poi corretti in fase di controllo qualità: ma la minima registrata nei giorni scorsi nella base russa Vostok (3.488 m), sul Plateau Antartico, per il periodo è la più bassa degli ultimi 14 anni e la quinta di sempre. In sintesi, ecco il quadro storico delle punte osservate nel mese:
22 marzo 2013 = -74,2 °C
26 marzo 1999 = -75,0 °C
23 marzo 1982 = -75,3 °C
31 marzo 1974 = -74,6 °C
17 marzo 1960 = -75,0 °C
Il raggiungimento dei -70 °C a marzo, mese che conduce all’inverno antartico, ma è classificato come secondo della stagione di transizione, avviene mediamente un anno ogni due. Nel passato decennio però, la frequenza è stata del 33%, come mostra la successiva tabella:
marzo 2004 = -67,9 °C
marzo 2005 = -69,1 °C
marzo 2006 = -70,3 °C
marzo 2007 = -67,2 °C
marzo 2008 = -66,0 °C (dato dubbio)
marzo 2009 = -67,4 °C
marzo 2010 = -66,6 °C
marzo 2011 = -67,8 °C
marzo 2012 = -71,8 °C
marzo 2013 = -74,2 °C (ufficioso)
I -75,3 °C osservati nel 1982 possono essere considerati record mondiale di marzo per le basi permanentemente abitate, condivisi con Plateau Station (3.624 m), la base che gli americani impiantarono sul Plateau Antartico per un triennio e dove, nel 1967, fu raggiunto lo stesso valore. Il record assoluto tuttavia, è quello che venne registrato alle 2010 UTC del 31 marzo 1994 dalla stazione automatica Ago-4 (3.597 m), gestita dall’Augsburg College di Minneapolis (Minnesota), dove si toccarono i -76,1 °C.