E’ piuttosto significativa la mappa elaborata su dati NOAA, nella quale vengono messe in evidenza le anomalie termiche della giornata di ieri, 05 marzo, su tutto il Nord America.
Normalmente, al caldo di una zona corrisponde il freddo di un’altra zona: quando le correnti aeree presentano forti scambi meridiani, una parte del Nord America gela, mentre l’altra gode di tepori quasi primaverili.
Stavolta, invece il freddo appare diffuso su quasi tutto il Continente, con l’eccezione della costa occidentale statunitense, che presenta tuttavia anomalie positive di temperatura piuttosto limitate.
Invece le anomalie termiche negative sono molto accentuate, dall’Alaska al Canada, fino alla zona dei Grandi Laghi, e sfiorano i -20°C rispetto alla norma dei primi giorni di Marzo.
Dal punto di vista dei valori assoluti, si sono raggiunti i -47°C sul Canada centrale, scendendo comunque spesso sotto i -30°C.
Questa notte i radiosondaggi mostravano temperature ad 850 hPa estremamente basse, sul Canada centrale: a Churchill venivano misurati -37,3°C a 1392 metri di altezza, a De Pass -37,1°C, ad International Falls: -36,1°C.
Al suolo la temperatura è questa mattina di -35°C a Churchill, a Big Trouth Lake -34°C, a Uranium City -39°C, a Stony : -39°C.
I -47°C sono stati toccati nella città canadese di Key.
Si tratta, almeno alla quota geopotenziale di 850 hPa, della più grossa ondata di freddo di questo inverno, in Canada.
Notevoli sono anche le anomalie termiche negative presenti sul Golfo del Messico.