AVVIO DI GIUGNO DA BRIVIDI – Il debutto dell’estate meteorologica ha coinciso con contrasti epocali per quel che concerne il meteo in Europa: il grande caldo africano ha infatti colpito principalmente la Penisola Iberica, mentre una severa ondata di freddo, notevole per il periodo, ha colpito l’Europa Settentrionale e parte di quella centrale, per l’affondo di una saccatura d’estrazione artica. Il cuore meridionale della Scandinavia, almeno per quel che concerne i primissimi giorni di giugno, è stata l’area che più di tutte ha risentito di un’anomalia di freddo davvero eccezionale, con un brusco ritorno ad un clima invernale.
STOCCOLMA, FREDDO SENZA PRECEDENTI – Il fatto che si sia trattato di un’ondata di freddo tardiva di notevoli proporzioni è avvalorato da quanto accaduto a Stoccolma, la Capitale della Svezia. Il 2 giugno la temperatura non è andata oltre i +6.3°C (sull’aeroporto di Bromma) e si tratta del valore massimo in assoluto più basso mai registrato a giugno dal 1928. Già il primo giorno di giugno la temperatura massima non era andata oltre i +6.6°C. Entrambi i giorni sono stati segnati da escursioni termiche molto ridotte, con le temperature minime quasi identiche a quelle massime, ma ciò non toglie importanza a quelli che sono delle temperature massime più basse di quelle che si registravano lo scorso Natale.
NEVE IN LAPPONIA – Ulteriori nevicate sono cadute abbondanti alle latitudini più settentrionali della Scandinavia: inizialmente la “dama bianca” aveva colpito maggiormente la Norvegia, ma proprio in quest’inizio di giugno notevoli precipitazioni nevose (accumuli di oltre 20 cm) si sono abbattute sulla Svezia settentrionale, a conferire un aspetto abbastanza inusuale al debutto dell’estate meteorologica.