La formazione anticiclonica in quota presente sulla Groenlandia centro settentrionale, estesa fino alle latitudini polari, ha permesso alle correnti artiche di investire l’Isola islandese, solitamente non avvezza a queste temperature così basse.
Ricordiamo infatti che l’Isola, pur così a nord, si presenta circondata dal mite flusso della Corrente del Golfo, nonché da una depressione atlantica semi – permanente, che limitano alquanto la rigidezza della stagione invernale (mentre, al contrario, le correnti atlantiche rendono l’Estate piuttosto fresca).
A Reykjavik, infatti, la media delle temperature minime di Gennaio è di soli -2°C, ed in Febbraio di -1°C, mentre le medie delle temperature massime sono, rispettivamente, di +1° e +2°C.
Per contro, in Agosto, il mese estivo più caldo, la media delle massime non supera i +12°C.
La presenza di una struttura di blocco anticiclonica sulla Groenlandia ha invece invertito il normale flusso occidentale, e le correnti si sono disposte da nord est, con isoterme inferiori ai -15°C ad 850 hPa.
E così da alcuni giorni l’Islanda è avvolta da un grande freddo: secondo il rilevamento synop delle ore 09Z di ieri 2 febbraio, nella Capitale Reykjavik la temperatura minima è scesa ieri fino a -19,4°C; tuttavia riteniamo possa trattarsi di un errore di trasmissione del dato e la minima effettiva dovrebbe essere stata di circa -14°C. Ma anche la massima venerdì scorso è stata molto bassa, non avendo oltrepassato i -6,7°C.
Il record di -24,5°C è ancora lontano, ma la temperatura media si presenta di oltre 10°C inferiore alla norma.
Fino a ieri ovunque sull’Isola le temperature minime si sono aggirate attorno tra i -10°C e i -15°C sotto lo zero, mentre stanotte è stata un po’ più mite e attualmente le temperature si sono riportate vicine agli zero gradi.