Nel 2011 Google aveva lo 0,013 per cento del consumo energetico totale. Una enorme quantità di energia utilizzata per alimentare i propri data center e le proprie strutture. La crescita costante del colosso americano fa prevedere un aumento dei consumi energetici e conseguente maggiore inquinamento.
Ma a quanto pare Google ha annunciato di voler arrivare al 100 per cento di produzione energetica da fonti rinnovabili. L’intenzione è quella di comprare 2,6 gigawatt (2.600 megawatt) di parchi eolici e solari per giungere a una completa produzione rinnovabile entro il 2017.
Va detto che Google ha già investito grosse cifre (oltre $3500000000) in progetti di ricerca riguardanti le rinnovabili ed è diventato il più grande acquirente aziendale al mondo per questo tipo di energia. Ovviamente si tratta di una grande notizia per l’ambiente. “Nel corso degli ultimi sei anni il costo dell’energia eolica e solare è sceso rispettivamente del 60 per cento e 80 per cento, dimostrando che le rinnovabili stanno diventando sempre più l’opzione a più basso costo,” ha dichiarato Urs Hölzle, vice presidente delle infrastrutture tecniche di Google. “I costi dell’energia elettrica sono uno dei più grandi componenti delle nostre spese operative presso i nostri centri dati e avere un costo stabile a lungo termine fornisce una protezione contro le oscillazioni dei prezzi nel settore energetico.”
L’azione di Google potrebbe essere una mossa commerciale seguita dalla maggior parte delle grandi aziende negli anni a venire. Nell’ambito della iniziativa RE100, 83 delle migliori aziende del mondo hanno assunto impegni della stessa natura. Segnaliamo ad esempio Nike, Nestle, Microsoft, Starbucks, Coca-Cola, Goldman Sachs, General Motors, H & M, IKEA e decine di altri nomi noti.