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Goccia fredda verso la Spagna: le piogge si spostano al Nord Italia

di Andrea Meloni
24 Ott 2007 - 10:59
in Senza categoria
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Dal LAM MTG a 500 hPa si può notare la goccia fredda isolata sul Mediterraneo in piena azione con l'invio sull'Italia di un flusso umido meridionale. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Analisi a livello europeo

A 500 hPa una goccia fredda si trova isolata sul Mediterraneo centrale in quanto circondata da un vasto dominio anticiclonico che sul Centro Nord Europa risulta dalla fusione tra l’anticiclone delle Azzorre e quello est europeo. Questi anticicloni tenderanno ad interessare fino a domenica tutta l’Europa Centro Settentrionale e, fino a domani, anche la Penisola Iberica. Nel frattempo la goccia fredda presente sul Mediterraneo Centrale tenderà a spostarsi con i minimi di geopotenziale dal Mar Adriatico verso Gibilterra, dove si troverà venerdì, e successivamente tenderà a spostarsi verso Est portandosi sulla Sardegna dove si posizionerà lunedì. Da lunedì la distruzione del ponte anticiclonico e il ritiro dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Oceano permetterà un affondo freddo sulla Francia che interesserà temporaneamente l’Europa Centrale e darà energia alla goccia fredda presente sulla Sardegna.

Al suolo si riprodurranno le dinamiche che abbiamo descritto in quota con un vasto anticiclone che fino a domenica interesserà tutto il Centro Nord Europa i cui massimi saranno posizionati tra Gran Bretagna e Scandinavia. Sul Mediterraneo Centro Occidentale avremo la presenza di minimi depressionari sparsi i cui valori di pressione difficilmente scenderanno sotto i 1010 hPa. Questo vasto campo anticiclonico sull’Europa si esaurirà da lunedì quando avremo la formazione di un canale depressionario poco accentuato tra Mediterraneo Centrale ed Islanda e troveremo l’anticiclone delle Azzorre sull’Europa Occidentale e un altro anticiclone sul Nord Est Europa.

Analisi a livello Italiano

A 500 hPa la provenienza delle correnti dipenderà molto dalla posizione dei minimi di geopotenziale che, presenti praticamente da Ovest dell’Italia, permetteranno una continua umida ventilazione meridionale. Questa componente Meridionale principale tenderà ad assumere delle varianti secondarie che risulteranno orientali sul Nord Italia e occidentali sul Sud Italia.

A 850 hPa le temperature tenderanno lentamente ad aumentare a partire dal Sud Italia e le regioni che per motivi orografici risentiranno per ultime di questo aumento risulteranno quelle del Nord Ovest. Le temperature comunque entro sabato si porteranno da valori compresi tra gli +1 e i +5° su tutta la penisola a valori superiori ai +10° al Centro Sud Italia ed attorno ai +7° sul Nord Italia, punte oltre i +15° si potrebbero toccare sull’estremo Sud.

Al suolo, fino a domani, principalmente per la presenza di una pressione maggiore a Nord delle Alpi ed a Est della Penisola e secondariamente per la formazione di minimi depressionari poco accentuati (raramente inferiori ai 1010 hPa) ad Ovest della Penisola permetteranno una ventilazione umida Sud Orientale su tutta Italia con delle varianti causate dall’interazione orografica in particolare sul Piemonte dove potrebbero assumere una direttrice Nord Orientale.

Conseguente evoluzione

Sul Nord Ovest fino a sabato avremo un tempo con poche schiarite e tante nuvole che tra oggi e venerdì provocheranno precipitazioni diffuse su tutte le zone. Queste precipitazioni risulteranno anche abbondanti tra Cuneese, Liguria e Bassa Lombardia, mentre probabilmente non permetteranno precipitazioni significative all’interno delle valli Valdostane ed in particolare sulla Valdigne potremo avere sempre ampie schiarite. Tra domenica e lunedì il tempo probabilmente migliorerà con ampie schiarite che nelle ore notturne permetteranno la formazione di nebbie; da martedì è probabile l’avvicinamento di un nuovo fronte che porterà un peggioramento su tutte le zone, ma per via delle correnti troppo occidentali avremo precipitazioni tra Liguria e Lombardia, mentre il Piemonte e la Valle d’Aosta potrebbero risultare in ombra pluviometrica. La quota neve tenderà ad aumentare partendo dai 1000mslm per portarsi oltre i 1700mslm nella giornata di venerdì. Non si esclude che sul cuneese la quota neve possa risultare 300 metri più bassa. Le temperature tenderanno ad aumentare in particolare in quota e nelle minime, mentre le massime tenderanno a restare più o meno stazionarie anche per via della copertura nuvolosa e difficilmente supereranno in pianura i +15°.

Sul Nord Est fino a martedì avremo tempo instabile con schiarite alternate a tante nuvole che tra oggi e venerdì provocheranno precipitazioni diffuse su tutte le zone anche abbondanti sulle zone a Nord del Po. Tra domenica e lunedì il tempo probabilmente risulterà subire un temporaneo miglioramento anche se persisteranno dei piovaschi tra l’Est Veneto ed il Friuli, mentre sulle zone della Valpadana dove prevarranno le schiarite potremo avere nebbie nelle ore notturne. La quota neve tenderà ad aumentare partendo dai 1300mslm per portarsi oltre i 2000mslm nella giornata di venerdì. Le temperature tenderanno ad aumentare in particolare in quota e nella minime,mentre le massime tenderanno a restare più o meno stazionarie anche per via della copertura nuvolosa e difficilmente in pianura supereranno i +15°.

Sul Lazio e Toscana fino a sabato avremo un tempo piuttosto grigio con precipitazioni diffuse alternate a delle brevi pause. Nella giornata di venerdì queste precipitazioni risulteranno intense ed abbondanti con possibili nubifragi. Tra sabato e domenica avremo un parziale miglioramento sempre con schiarite alternate ad annuvolamenti che però non produrranno precipitazioni. Da lunedì il tempo tornerà ad instabilizzarsi con gli annuvolamenti che saranno in grado di provocare rovesci e temporali intensi associati a possibili nubifragi. Sulla Campania avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che saranno in grado di provocare alcuni rovesci e temporali. Sulla Sardegna avremo sempre un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che saranno in grado di provocare rovesci e temporali sparsi anche intensi e sottoforma di nubifragio in particolare sul settore Meridionale ed Occidentale dell’Isola. La quota neve sull’Appennino tenderà ad aumentare portandosi oltre i 2000mslm. Le temperature tenderanno ad aumentare in particolare in quota con le massime che da metà settimana probabilmente torneranno ad avvicinarsi ai 20°.

Sul Versante Adriatico fino a venerdì avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci sparsi. Nel week end probabilmente avremo un effimero miglioramento con la cessazione dei rovesci ed ampie schiarite. Da martedì il tempo tornerà ad instabilizzarsi con rovesci e temporali sparsi. La quota neve tenderà ad aumentare lentamente portarsi i 2000mslm. Le temperature tenderanno ad aumentare in particolare in quota con le massime che da metà settimana probabilmente torneranno ad avvicinarsi ai +20°.

Al Sud fino a domani avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali a macchia di leopardo su tutto il territorio. Da venerdì a lunedì il tempo tenderà a migliorare con il ritorno del bel tempo anche se persisterà una certa nuvolosità sulle zone montuose, mentre da martedì il tempo tornerà ad instabilizzarsi con l’arrivo di nuovi rovesci e temporali sparsi. Le temperature tenderanno ad aumentare in particolare in quota con le massime che da metà settimana probabilmente torneranno a superare i +20°.

Qualche notizia per il Nord Ovest

Le pratiche agricole tipiche del periodo verranno disturbate dalle precipitazioni che su alcune zone (cuneese, Bassa Lombardia e Liguria) risulteranno abbondanti. Si raccomandano catene da neve o gomme da neve per chiunque debba andare oltre i 1500mslm (inizialmente anche a quote più basse) in particolare sulle Alpi Marittime.

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