Pubblichiamo la relazione che ci ha inviato il meteorologo Paolo Ernani. Come avrete modo di leggere, il meteorologo è un antagonista della Teoria del Global Warming, seppur questa teoria sia avvalorata da una densa comunità scientifica mondiale, e da quasi tutti gli Stati del Pianeta.
Ma nel Mondo ed in Italia sono molte migliaia coloro che ritengono che il Global Warming e la sua teoria sia inesatta, altri che è finalizzata a fare business. Tra questi ci sono moltissimi appassionati di meteorologia.
Il nostro staff non ha mai apertamente diffuso le sue idee in proposito, bensì riportiamo espressamente quello che la comunità scientifica espone, ed anche le idee, di chi con una buona reputazione e preparazione scientifica, sostiene il contrario.
Va detto che taluni che proclamano continuamente che le cause del tempo che fa sono dovute al Global Warming, condizionano le informazioni per esaltare gli effetti del Global Warming, e tra questi ci sono anche presunti scienziati o esperti italiani.
Riteniamo che sia fuorviante mostrare lo stato ghiacciai alpini o di altre località del Pianeta con foto dei primi del ‘900 e fare il confronto con lo stato attuale. Rammentiamo che ai primi del ‘900 si usciva dalla Piccola Era Glaciale, ed i ghiacciai terminavano una delle massime espansioni avvenute in circa 8000 anni.
Vi lasciamo all’approfondimento del meteorologo Paolo Ernani
Criticabili o no ancora una volta sosteniamo la nostra posizione sul il riscaldamento globale. Informare in modo chiaro i mass media è un nostro dovere. Iniziamo la nostra analisi partendo proprio da quel periodo dove furono intercettate delle mail in cui diversi scienziati si mostrarono spiazzati e sorpresi dal fatto che le temperature reali effettivamente misurate non evidenziavano un significativo aumento della temperature del nostro pianeta. In poche parole i dati delle temperature reali smentivano clamorosamente la loro posizione di ” Caldaisti”.
Di fronte a questa scomoda realtà ci chiediamo: non è che poi siano state predisposte contromisure tipo fake news meteo? Non lo sappiamo. Ma qualcosa forse è stato attuato per sminuire le evidenti risultanze dei dati a loro sfavorevoli?
Non ce ne vogliano gli ambientalisti (anche noi amiamo l’ambiente e l’aria salubre; non ci piacciono né il petrolio né il carbone responsabili in parte dell’inquinamento atmosferico) ma sul problema G.W. va comunque fatta una analisi che rispecchi la vera situazione delle cose. Non vi pare? Pertanto per dimostrare quale sia l’andamento termico del nostro pianeta partiamo proprio dai dati delle temperature reali ( temperature degli oceani più quelle delle terre emerse ) rilevati dal 1867 sino al 1994 ed elaborati dalla equipe del climatologo J.Hansen ( vedere Indices Hansen Global Annual Temperature ) . Abbiamo diviso per 32 la serie di 128 anni di temperature ottenendo così 4 intervalli di 32 anni e i loro rispettivi singoli incrementi di temperatura e cioè:
1867/1898 temperatura media = 14,631° gradi centigradi
1899/1930 ” ” = 14,805° differenza con il precedente +0,174° decimi di grado
1931/1962 ” ” = 15,020° ” ” +0,215° “
1963/1994 ” ” = 15,106° ” ” +0,086° “
1995/2026 temp Prevista = 15,358° ” ” +0,258° “
La temperatura media globale dei 4 periodi risulta essere di 14,890° mentre la differenza tra il primo periodo 1867/1898 e l’ultimo 1963/1994 è pari a 0,475° gradi centigradi. Ossia in 128 anni l’incremento della temperatura media ogni 32 anni è stato di 0,119° decimi di grado. Tale stato di evoluzione non può essere quindi classificato come Global Warming ma piuttosto uno sviluppo termico più che naturale.
E pensare che nel lungo periodo alcuni modelli climatici prevedevano, qualche anno fa, un incremento termico di 5°/6° gradi (questo si, catalogabile come fortissimo Riscaldamento Globale), corretto poi ultimamente in 1,0° / 2,0° gradi. Abbiamo fatto poi una simulazione per il periodo successivo 1995/2026 (2 anni) aggiungendo il doppio delta cambiato di segno tra il quarto e il terzo intervallo di 32 anni e cioè +0,258°.
Quindi nel prossimo intervallo di tempo di 32 anni (1995/2026 la temperatura della Terra potrebbe segnare 15,106° + 0,258° e cioè 15,364° e pertanto la differenza tra questo ultimo periodo di 32 anni ed il primo (1867/1898) sarebbe di 0,733° (vedere fig. 1) . Insomma nell’intervallo di tempo di 160 anni (1867/2026) la temperatura dovrebbe aumentare appunto di 0,733 °. Un ultimo dato significativo: In Italia negli ultimi 20 anni (1997/2016) la temperatura media risulta essere di 15,248° gradi. Questo dato tuttavia andrebbe corretto in forte ribasso in quanto a quei 15,248° andrebbe sottratto sia l’aumento di calore prodotto dalle ISOLE di CALORE che l’aumento della temperatura generato dalle luci notturne a LED e non; calore che poi viene espulso verso l’ aria circostante riscaldandola.
Immaginate l’affetto termico prodotto da qualche miliardo di queste lampadine accese. Questi correttivi poi andrebbero apportati anche alle temperature globali che, secondo il NOAA, sarebbero aumentate, specie nei 2 ultimi decenni. Questa è una novità ( allora la temperatura della Terra avrebbe subito un incremento significativo solo in questi ultimi 20 anni ? ) . Si ; l’aumento c’è stato, ma questo incremento non è forse anche legato al fenomeno dei due ” NINO” .
Quello del 1996/1997 e il più recente del 2015/2016 e parte del 2017 ? In Italia infatti il trend della temperatura media fino al 2014 era in discesa ma poi con l’insorgere graduale dell’ultimo ” NINO” il trend si è modificato invertendo lievemente , per ora, la sua evoluzione .
Col Paolo Ernani meteorologo (formazione presso Aeronautica Militare)