A differenza del 1709, le “punte” di freddo furono meno rigorose, ma la durata fu molto più lunga.
Ma, nel periodo tra il 1718 ed il 1738, vi fu un ventennio caratterizzato da due soli inverni rigidi, ed il clima si fece mite su tutta l’Europa, in particolare in Scandinavia, dove si ebbero dei raccolti abbondantissimi grazie alla calura estiva.
1715-16: Un altro inverno rigidissimo su tutto il Continente Europeo.
La Laguna Veneta ebbe di nuovo un evento severo di congelamento; in Inghilterra il gelo durò per ben 7 settimane, dalla fine di Novembre al 09 Febbraio.
Il Tamigi divenne un grande blocco di ghiaccio, ed il freddo londinese fu accompagnato anche da grandi quantità di neve.
Si eresse una cucina sul fiume, dove venivano arrostiti buoi.
In Piemonte, tra Novembre e Marzo, nevicò ben 37 volte, la neve rimase al suolo a lungo, tanto che sull’Italia Centrale gli alberi misero fuori i primi germogli solo a fine Aprile.
La Senna a Parigi gelò due volte.
1716-17: Viene segnalata molta neve a Roma, durante quest’inverno, che, per il resto, non si discosta dalla norma dell’epoca.
1729: Di nuovo un inverno rigido, con un congelamento della Laguna Veneta, anche se non si trattò di un evento severo.
A Londra gelò di nuovo il Tamigi.
1731: Un altro inverno molto rigido, con neve tra Gennaio ed Aprile.