Alla fine del Seicento, dopo lo storico inverno del 1683-84, se ne verificò subito uno simile, solo un po’ meno freddo e prolungato, più altri numerosi episodi invernali rigidissimi.
Contemporaneamente, si verificò un calo netto delle temperature anche nelle altre tre stagioni, in campo europeo.
Si tratta del periodo più freddo della Piccola Età Glaciale, con un nuovo massimo dei ghiacciai alpini raggiunto alla fine del XVII Secolo.
1684-85: L’inverno europeo si presentò ancora una volta rigido in modo eccezionale.
Stavolta, la “colpa” è di un blocco anticiclonico formatosi sulla Penisola Scandinava, che portò aria freddissima in direzione dell’Europa.
Gelarono di nuovo tutti i Laghi Svizzeri, ed a Zurigo la neve perdurò al suolo per 112 giorni.
Ma fu meno freddo in Inghilterra, ove il Tamigi gelò solo ad intervalli.
Inverno rigidissimo anche in Italia.
1688-89: Gelò di nuovo il Tamigi a Londra, tanto che di nuovo si costituì una “fiera del ghiaccio”, con tanto di negozi, ed una carrozza con sei cavalli attraversò il fiume da Whitehall al Ponte di Londra.
Inverno italiano molto nevoso, il 27 Gennaio 1689 la città di San Marino viene sommersa da una grande nevicata.
1691: Il Tamigi gelò tra il 15 ed il 21 di Febbraio.
1692-93: Fu un inverno molto rigido sui Paesi Bassi, ed in Francia Settentrionale.
Tale inverno seguì ad un’Estate molto fredda in ambito europeo, ed un Autunno che regalò 15 cm di neve a Parigi il 27 di Ottobre.
1693-94: Rigido inverno, con il Lago di Costanza, gelato in profondità, che venne attraversato in carrozza.
1694-95: Un altro inverno rigidissimo, con il Lago di Costanza che venne di nuovo attraversato in carrozza.
In Inghilterra, ad Oxford, il Tamigi gelò completamente dal 12 Gennaio all’08 Febbraio; la neve coprì il terreno per sei settimane.
L’Estate seguente fu freddissima, l’Islanda rimase completamente circondata dai ghiacci in tutti i mesi dell’anno, e nessuna nave poté attraccare sull’Isola!
1704-05: Inverno nel quale viene segnalata molta neve a Roma.