Archiviati, salvo clamorose sorprese, i valori termici più bassi dell’inverno 2009, si traggono i bilanci d’una stagione che, da più parti, è stata definita in controtendenza rispetto al recente passato. In Svizzera, la località più fredda a livello assoluto è risultata Glattalp dove, dai rilevamenti di Unwetterzentrale, la minima è stata di -32,7 °C il 19 febbraio. Nello stesso giorno però, la strumentazione dell’Elektrizitätswerk des Bezirks Schwyz ha registrato -36,0 °C. Non è il caso di tornare alla diatriba sulle due stazioni (1.858 m quella di Unwetterzentrale, 1.850 m la seconda), e al mancato riconoscimento di tali dati da parte di MeteoSvizzera (se n’è discusso in https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19687); vale invece la pena soffermarsi su alcuni elementi statistici che riguardano le misure effettuate dall’Elektrizitätswerk.
Per quanto la temperatura del 2009 possa apparire eclatante, occorre risalire appena al 26 gennaio 2007 per ritrovare un dato esattamente identico. La conformazione a dolina del sito in cui sorge la stazione permette infatti il ristagno dell’aria fredda, con conseguente, forte discesa per irraggiamento durante le notti serene e con calma di vento. In varie occasioni sono stati segnati valori inferiori ai -40 °C, di cui la seguente tabella riassume soltanto le punte annuali dell’ultimo decennio:
01.03.2005 -40,3 °C
24.12.2001 -41,9 °C
25.01.2000 -42,5 °C
Glattalp, malgrado la quota non particolarmente elevata, è anche località molto nevosa: ne fanno fede gli attuali 327 cm al suolo (30 marzo). Anche in questo caso però, nulla di eccezionale, poiché nel 2008 si toccarono i 395 cm (23 aprile). Nel quarantennio passato, in 11 occasioni sono stati superati i 400 cm, con questi massimi:
12.04.1975 550 cm
25.02.1999 500 cm
È da ricordare che il manto nevoso più spesso rilevato in Svizzera fu, nell’aprile 1999, quello misurato al Säntis (2.490 m) con 816 cm. Per quanto invece concerne gli anni meno nevosi del periodo 1970-2009, a Glattalp in 12 stagioni si è rimasti al di sotto dei 300 cm, con un minimo di 185 cm il 27 aprile 1972.
Ovviamente, un manto così poderoso, unito al clima fresco determinato dalla quota, permette una resistenza che, sovente, si prolunga anche nei mesi estivi. In un solo caso la totale scomparsa è avvenuta prima di giugno; è accaduto nel 2007, quando i 310 cm misurati al suolo il 21 marzo, si sciolsero entro il 24 maggio. In tre annate invece, come mostra il quadro sottostante, è accaduto che la neve abbia resistito sino ad agosto (tra parentesi, lo spessore massimo del manto):
01.08.1970 (490 cm)
06.08.1975 (550 cm)
05.08.1980 (440 cm)
Si tratta delle stagioni in cui gli apparati glaciali alpini vissero l’ultima espansione, prima del ritiro attuale. Nel 2008 la scomparsa totale della neve è stata registrata il 24 giugno.