• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
martedì, 20 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Giugno, un mese dai diversi volti

di Massimo Aceti
01 Lug 2007 - 18:08
in Senza categoria
A A
giugno,-un-mese-dai-diversi-volti
Share on FacebookShare on Twitter

Panorama di Genova in una limpida e ventosa giornata di fine giugno. Foto di Massimo Aceti. Clickare sull'immagine per ingrandirla.
Terminato il mese di giugno, ci avviamo al clou dell’estate mediterranea che notoriamente si pone a cavallo tra i mesi di luglio ed agosto. Giugno, meteorologicamente il primo mese pieno dell’estate, ma sia climatologicamente che astronomicamente ancora in bilico tra primavera ed estate, ha continuato la serie dei mesi più caldi del normale, iniziata in Italia e buona parte d’Europa dal settembre scorso, e con l’eccezione del mese di agosto, da aprile 2006.

L’analisi dei dati ci pone pertanto davanti ad un nuovo mese termicamente anomalo, dopo un inizio che invece aveva proposto segnali di riallineamento alla norma, ma per la prima volta dopo diverso tempo sono state le regioni centro-meridionali e non le settentrionali quelle con le anomalie termiche maggiori. Segno che qualcosa nelle dinamiche dell’atmosfera è cambiato, ma anche che un po’ tutto il continente europeo sta facendo molta fatica a riassorbire l’eccesso di caldo che l’ha interessato durante l’ultimo eccezionale anno.

Ma cosa è cambiato in effetti? Ha ripreso vigore il flusso atlantico e ne sono testimonianza le piogge intense che hanno colpito le Isole Britanniche. Tale flusso ha inibito la formazione di anticicloni stazionari sull’Europa Centro-Occidentale e ciò ha creato i presupposti per un tempo più dinamico su gran parte del nostro continente. Le correnti si sono disposte principalmente da sud-ovest verso nord-est, su un asse che partendo dalla Penisola Iberica ha raggiunto i Paesi Baltici, e se termicamente ciò ha significato un deciso sopranorma per tutta la zona centro-orientale europea, buona parte d’Italia compresa, ha portato anche a più riprese condizioni instabili o perturbate, specie nella prima parte del mese (a nord delle Alpi anche dopo).

A metà mese, un affondo ciclonico deciso verso la Penisola Iberica ha creato i presupposti per un’ondata di calore estrema verso il Sud Italia ed i Balcani. Degli effetti di questa ondata di caldo ne abbiamo scritto abbondantemente in diversi articoli di cronaca, basti ricordare qui i +47°C di Foggia Amendola, nuovo record di caldo per una stazione dell’Aeronautica Militare, i +45.5°C di Bari, record per il capoluogo pugliese, e i numerosi “over” 40 fatti segnare in Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, nonché qualcuno anche su Molise e Sardegna. Per quanto lunga, della durata di oltre una settimana, questa ondata di caldo è stata spazzata via dal flusso occidentale, come ai “vecchi tempi”.

Infine l’ultima parte del mese ha visto un raffreddamento generale a livello europeo per l’ingresso di più fresche correnti atlantiche a componente settentrionale, controbilanciato solo parzialmente dalla forte ondata di caldo che dal Sud Italia si è spostata verso Grecia e Balcani. Anche l’Italia ha beneficiato di questo ingresso più deciso delle correnti atlantiche, che nel nostro comparto non hanno significato maltempo bensì giornate estive molto piacevoli, con nottate fresche e giornate solo moderatamente calde.

La zona italiana che ha beneficiato maggiormente della ritrovata verve atlantica è stata quella nord-occidentale, che dopo molti mesi di anomalie termiche positive ed anomalie pluviometriche negative, ha visto un ritorno deciso delle piogge nella prima parte del mese a cui è seguita una seconda parte più secca ma mite, quasi mai calda. Tanto che le medie termiche finali di città come Genova o Torino sono assai vicine a quelle del periodo ’61/90 (che utilizzeremo come periodo base in questo articolo), sebbene ancora un po’ più elevate, con anomalie contenute entro un grado. Anche la Toscana, il medio versante tirrenico (Lazio e Campania) e la Sardegna settentrionale, hanno vissuto un mese non di molto sopra norma, iniziato con piogge e clima fresco, ma proseguito poi piuttosto caldo. Alla fine città come Pisa, Firenze, Roma e Napoli, hanno terminato il mese con anomalie termiche positive di circa 1.5°C. Altrove, nonostante un inizio spesso perturbato e piovoso, il mese ha chiuso con anomalie termiche positive consistenti, di circa 3 gradi dalla norma nel settore centrale adriatico, ed attorno ai 2 gradi nel Nord Est, nel Sud ed in Sicilia.

Sull’Europa il mese è stato molto caldo nel settore centro-orientale e sui Balcani, un po’ più caldo della norma in Francia, all’incirca nella norma o poco sotto su Penisola Iberica e Isole Britanniche, in queste ultime anche molto piovoso. Il settore settentrionale (Russia, Scandinavia) ha visto un giugno senza grandi variazioni dalla norma, con lieve tendenza al caldo, mentre freddo è stato sul Mar Bianco, e molto caldo alle Svalbard, dove per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni (1978) la media del mese ha superato i +5°C.

La sintesi, che vale sia per l’Italia che per gran parte d’Europa, è dunque di un mese abbastanza piovoso ma ancora più caldo della norma, sebbene la percezione, soprattutto al Nord Italia e sul versante centrale tirrenico (ovviamente non per l’estremo Sud), sia stata quella di un mese piacevolmente mite, a tratti fresco. Come mai questa differenza tra analisi dei dati e percezione comune? La risposta è semplice: il mese di giugno negli ultimi 5/6 anni ha subìto un processo di riscaldamento notevole, che l’ha portato in diverse zone ad essere anche 2/3 gradi più caldo rispetto a 20/30 anni fa. Di conseguenza ci siamo adattati a questo nuovo clima e un anno come questo che ci ha proposto, seppure a tratti, condizioni più simili a quelle dei decenni passati, ci è sembrato più fresco di quello che è stato in realtà.

Cosa ci riserverà luglio? L’inizio del mese ci propone ancora una certa influenza atlantica, poi verso la fine della prima settimana sembra farsi strada l’Anticiclone delle Azzorre, con anche un possibile contributo subtropicale africano. Nulla di preoccupante, estate dal tempo stabile, calda ma senza grandi eccessi, e l’assenza della “falla barica” portoghese dovrebbe songiurare pericolose tendenze alla stazionarietà degli anticicloni nel Centro Europa. Ma di tutto ciò vi terranno informati i miei colleghi previsori ed analisti di modelli sulle pagine del MeteoGiornale.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
i-tanti-record-del-giugno-2007

I tanti record del giugno 2007

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
si-piomba-in-inverno!-prima-venti-burrascosi,-poi-dal-week-end-freddo-e-neve

Si piomba in Inverno! Prima venti burrascosi, poi dal week-end freddo e neve

19 Novembre 2008
vortice-freddo-mantiene-maltempo-quasi-invernale-tra-adriatiche-e-sud

Vortice freddo mantiene maltempo quasi invernale tra Adriatiche e Sud

24 Ottobre 2014
gelo-e-neve-piombano-con-furia-su-est-europa,-caos-in-ucraina

GELO e NEVE piombano con furia su est Europa, caos in Ucraina

10 Dicembre 2013
meteo-italia,-le-temperature-giu-e-neve-a-quote-sempre-inferiori

Meteo Italia, le TEMPERATURE giù e NEVE a quote sempre inferiori

9 Novembre 2019
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.