PRIME NEVICATE IN ALTA MONTAGNA – Dopo il grande caldo che ci siamo portati appresso per tutto agosto e più in generale tutta l’estate, sembra assurdo addirittura solo nominare la neve. E invece no, la svolta stagionale sarà davvero pesante perché si porterà appresso in dote una consistente massa d’aria fredda in quota, che esalterà parecchio i contrasti termici e porterà un raffreddamento che si rivelerà più importante proprio in montagna sulle Alpi, dove dovrebbe transitare il nocciolone d’aria fredda in quota. Le tappe del peggioramento vedranno però una prima fase perturbata giovedì, nella quale vi saranno forti temporali di natura prefrontale.
VERO ASSAGGIO D’AUTUNNO – L’evoluzione di venerdì vedrà invece lo sfondamento del fronte freddo vero e proprio, che sarà seguito dall’aria particolarmente fredda in quota. Come possiamo apprezzare dai dettagli della mappa in basso (proiezione GFS, fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), lo zero termico (corrispondente alla quota altimetrica dove si trova la temperatura di zero gradi) si porterà a quote prossime ai 2200-2300 metri sulle Alpi Centro-Occidentali, in particolare le zone di confine. Questo significa che durante i maggiori rovesci, spruzzate di neve potranno aversi anche attorno ai 1800-2000 metri d’altezza.