Attualmente l’Italia è spaccata in due tronconi: le regioni del Nord e la Toscana sono interessate da un’altra perturbazione atlantica, altrove domina l’Anticiclone. Anticiclone che prenderà possesso dell’intera Penisola nei prossimi giorni, quando un affondo ciclonico lungo l’asse iberico-marocchino incentiverà una risalita d’aria caldo-umida dall’entroterra algerino.
Ci attendono giornate all’insegna della stabilità e del caldo, che anche nel fine settimana raggiungerà livelli eccezionali. Tuttavia, è bene ribadirlo, su molte regioni il sole si vedrà poco o nulla. La causa? La presenza di fitti banchi di nebbia e nubi basse che localmente potrebbero insistere anche nelle ore centrali del giorno.
Il tempo giovedì 24 ottobre
La perturbazione in transito sul Nord Italia determinerà strascichi instabili consistenti nelle regioni di nordest e sulla Toscana. Qui, sino alle prime ore del pomeriggio, insisteranno piogge anche a carattere di rovescio o temporale. Dopodiché subentrerà un graduale miglioramento, con conseguente attenuazione dei fenomeni. Altrove prevarrà il bel tempo, anche se al mattino avremo frequenti banchi di nebbia e nubi basse. Coinvolte maggiormente le vallate appenniniche e le zone costiere.
Weekend all’insegna dell’Alta Africana
Come detto ci aspettiamo un consolidamento dell’Anticiclone, che apporterà condizioni di tempo stabile su tutte le regioni. Stavolta, infatti, il cupolone sarà in grado di espandersi verso nord dirottando le perturbazioni atlantiche ben oltre l’arco alpino. Le temperature registreranno un nuovo aumento e localmente si potrebbero sfiorare – o addirittura raggiungere – punte di 30°C. Tra le regioni più a “rischio” rientrano le meridionali e le due Isole Maggiori, ma l’anomalia termica riguarderà l’intera Penisola. Come detto in apertura, assisteremo ad un infittimento dei banchi di nebbia non soltanto sulla Val Padana, ma anche nelle valli e lungo le coste delle altre regioni.
Domenica, infine, potrebbe subentrare un primo parziale cedimento della struttura altopressoria. L’avvicinamento di una perturbazione all’arco alpino causerà qualche precipitazione sul Nord, in estensione verso la Toscana, l’alto Lazio e il nord Sardegna. Sarà il sintomo di un imminente, significativo cambiamento che potrebbe traghettarci verso un diffuso peggioramento a cavallo tra fine ottobre e i primi di novembre.