Manca poco, anzi, pochissimo al Natale. Ci si interroga su come sarà il tempo. Se continuerà a far freddo oppure no, se l’Alta Pressione riuscirà ad invaderci o dovrà attendere.
Da giorni s’è ipotizzata una recrudescenza invernale tra Natale e Santo Stefano. Il costante aggiornamento modellistico tiene tutti col fiato sospeso, perché sappiamo quanto sia affascinante – al di là che si ami il freddo o meno – vedere cadere la neve la notte tra la Vigilia e il 25 Dicembre.
Mai come quest’anno ci sarà la possibilità, ma purtroppo non per tutti. L’Anticiclone riuscirà difatti ad installarsi nelle regioni Settentrionali prima ancora che nel resto d’Italia. Per un’affermazione sostanziale e convincente si dovrà attendere la prossima settimana. Sarà allora che il bel tempo, accompagnato da un rialzo termico fin troppo forte, spadroneggerà da Nord a Sud.
Sulle cause che piloteranno il consolidamento anticiclonico ci torneremo. Adesso è importante focalizzare la nostra attenzione su quel che sta accadendo in queste ore. L’area di Bassa Pressione formatasi al Sud Italia continua a richiamare correnti d’aria fredda. Giovedì, infatti, l’ulteriore spostamento della depressione verso la Grecia non farà altro che acuire la circolazione orientale. I venti soffieranno con intensità tra il moderato e il forte in gran parte del Centro Sud, condizionando il meteo nelle regioni orograficamente esposte. Su Abruzzo e Molise, ad esempio, si potrebbero verificare delle nevicate attorno ai 500 m di altitudine. Residue precipitazioni, più intense in mattinata, coinvolgeranno anche la Puglia, la Basilicata orientale, la Calabria e il nord della Sicilia. Anche in questo caso la quota neve sarà relativamente bassa: dai 600 m del Gargano, agli 800/1000 metri dei rilievi calabro-siculi.
Al Nord, così come nelle Centrali tirreniche e in Sardegna, la propaggine dell’Alta Pressione oceanica garantirà un tempo migliore. Splenderà il sole un po’ ovunque e le temperature registreranno un aumento. Da segnalare persistenti annuvolamenti sui confini alpini, con altre nevicate, e un po’ di nubi basse sulla Riviera Ligure centro orientale.
Venerdì, invece, il tempo sarà buono in tutta Italia. Le temperature registreranno un ulteriore diffuso rialzo, lasciando spazio ad un clima più gradevole durante il giorno. Nelle prime ore del mattino potrebbero insistere un po’ di nubi e qualche isolata precipitazione su Abruzzo, Molise e nel nord della Sicilia.
Arriviamo così al giorno della Vigilia. Una giornata importante dal punto di vista meteorologico perché vedrà insinuarsi, gradualmente, un altro impulso d’aria fredda. Le prime regioni a sperimentarne gli effetti saranno quelle Settentrionali, ove venti sostenuti dai quadranti settentrionali piloteranno qualche annuvolamento. I più evidenti saranno quelli del confine alpino, con le solite nevicate in parziale sconfinamento nei fondivalle. Ma vi saranno nubi in transito sul Triveneto, soprattutto in Romagna ove potrebbero verificarsi delle precipitazioni. Nevose attorno agli 800/1000 m.
L’impulso d’aria fredda scivolerà verso il Centro, arrecando un peggioramento serale su Marche, Abruzzo e Molise. Successivamente in estensione alla Puglia. Anche in questo caso i venti andranno a rinforzarsi da N/NE e la neve calerà di quota sino a raggiungere gli 800/1000 m. Qualche precipitazione potrebbe interessare i versanti orientali appenninici di Toscana, Umbria e Lazio, mentre isolate piogge sembrano capaci di manifestarsi sulla Sardegna nord orientale e nella Sicilia occidentale.
Il Natale vedrà affermarsi, in tutta Italia, una circolazione d’aria fredda i cui effetti saranno più evidenti nelle regioni Adriatiche. Potrebbe nevicare a quote collinari su Marche, Abruzzo e Molise. Neve anche sui rilievi del Sud e della Sicilia, ma a quote lievemente più alte. Al Nord e nelle regioni Tirreniche, a parte i venti sostenuti settentrionali e la sensazione di freddo crescente, splenderà il sole.
Per Santo Stefano prevediamo un graduale miglioramento anche nelle altre regioni, pur con qualche residua precipitazione che potrebbe assumere carattere nevoso a quote relativamente basse. Nei giorni successivi, probabilmente sino a Capodanno, il consolidamento anticiclonico spazzerà via il freddo ed anzi, il clima potrebbe diventare persino troppo mite.