La resistenza del cuneo anticiclonico di matrice subtropicale è ormai allo stremo, l’attacco perturbato oceanico si fa consistente e le infiltrazioni di aria umida e instabile determineranno un graduale incremento della nuvolosità. Tempo che pertanto tende a divenire variabile e l’instabilità atmosferica determinerà le condizioni ideali per l’insorgenza di nuovi fenomeni diurni. Va detto però che rispetto alle 24 ore precedenti, le regioni Settentrionali avranno un minore apporto precipitativo, in particolare la Val Padana, ove si farà strada anche qualche sprazzo di cielo terso.
Per comprendere la genesi del peggioramento, che ieri ha portato abbondanti precipitazioni su alcuni settori del Settentrione, basta volgere lo sguardo verso la Francia e la Penisola Iberica, laddove è presente un ampio sistema nuvoloso riconducibile all’ennesima, ampia, saccatura nord atlantica. Un’onda depressionaria così ampia che ha determinato un richiamo piuttosto mite diretto essenzialmente verso i settori centro orientali del Continente, laddove le temperature, anche nella giornata passata, hanno sfiorato valori simil-estivi.
E’ prerogativa primaverile, lo sappiamo, proporre condizioni meteorologiche talvolta diametralmente opposte nell’arco di poche centinaia di chilometri. E così, se da una parte faceva caldo, le zone occidentali europee hanno registrato un corposo calo termico dettato dagli impulsi di aria fredda provenienti dal Nord Atlantico. Aria fredda che si è insinuata in quota raggiungendo, ma solo parzialmente, anche le nostre regioni Nord occidentali, laddove non sono mancati temporali e persino delle nevicate, chiaramente sulle Alpi, sino al limite dei 1500 m.
Il Centro Sud e in parte anche le Isole, godevano invece della protezione offerta dal promontorio anticiclonico venuto dal nord Africa, tempo pertanto che si presentava decisamente mite e piuttosto soleggiato. Ma i cenni di cedimento, come detto in apertura, giungeranno fin da oggi, sotto forma di nubi spesso stratiformi e localmente consistenti. Potranno difatti esservi degli annuvolamenti soprattutto nelle zone interne, i modelli che stimano le precipitazioni indicano la probabilità di qualche locale rovescio o temporale pomeridiano a ridosso dei rilievi settentrionali pugliesi e sul nordest della Sardegna.
Permarranno delle piogge e qualche rovescio anche nelle aree settentrionali toscane, ove fin da ora sono presenti dei piovaschi e tante nubi. Formazioni nuvolose di un certo rilievo sono attese anche lungo l’Appennino centro settentrionale e non è del tutto escluso qualche isolato acquazzone. Per quel che concerne le regioni Settentrionali, scenario d’instabilità molto più marcato, la nuvolosità è difatti già irregolare e farà registrare un incremento nel corso delle ore più calde, quando avremo il ritorno delle piogge e dei rovesci. Fenomeni di maggiore intensità a ridosso dei principali comprensori montani, tuttavia potranno esservi frequenti sconfinamenti anche in direzione delle zone pianeggianti venete e su buona parte del Friuli.
Qualche rovescio potrebbe raggiungere anche le aree pianeggianti piemontesi, ma nei settori occidentali della Val Padana avremo più sprazzi di sole che consentiranno anche un rialzo delle temperature rispetto ai valori registrati nella giornata di ieri.