Sono poche le variazioni del tempo rispetto alla giornata di ieri su scala europea ed italiana, sia sul fronte termico che delle nubi. L’Europa occidentale seguita infatti ad essere protetta dall’anticiclone atlantico che, seppur in via di graduale indebolimento fa ancora ottima guardia, impedendo al momento che peggioramenti e saccature penetrino su questa parte di continente. I massimi anticiclonici sono sempre collocati aprossimativamente ad ovest dell’Inghilterra, oggi spostati anche leggermente più a sud, annunciando un certo calo barico a cominciare dalle aree più settentrionali atlantiche.
Un picco massimo di pressione che raggiunge i 1040 hpa si colloca attualmente a SW dell’Irlanda. A causa della posizione sbilanciata dell’alta pressione, continua incontrastato e da parecchi giorni il dominio delle correnti nord occidentali o pienamente settentrionali a tutte le quote. La presenza ancora di uno scarto barico piuttosto pronunciato, che vede il versante nord delle alpi ancora con una pressione più alta rispetto al versante italiano, innesca oggi delle moderate correnti favoniche. Essendo più deboli rispetto a quelle di lunedì il secco vento di foehn interessa solo l’alta pianura sino al milanese e torinese.
La prevalenza delle correnti nord occidentali, in un regime anticiclonico favorisce la persistenza di grandi spazi di cielo sereno, questa volta non solo al nord, ma anche su gran parte del centro, con tempo assolato specie sulle coste e nelle pianure. Gli unici annuvolamenti più consistenti li ritroviamo ancora una volta all’estremo sud, che risente parzialmente della circolazione depressionaria centrata sullo Ionio che al momento sta influenzando pesantemente il tempo di alcune regioni dell’Egeo e la Grecia. Alcuni annuvolamenti sono presenti questa mattina anche nel sud della Sardegna, non hanno alcun significato particolare. Addensamenti anche nei crinali confinali delle Alpi con occasione per deboli e locali nevicate prevalentemente relegate alle quote più alte ed ai settori alpini più orientali.
Le temperature non hanno subito variazioni significative rispetto alla giornata di ieri, se non un nuovo moderato aumento avvenuto nelle regioni a nord del Po, specie su Lombardia e Piemonte. Aumenti causati dai nuovi episodi di foehn di queste ultime ore. Abbastanza miti soprattutto al pomeriggio risultano i settori tirrenici e liguri, anche qui con tempo buono. Si trovano invece a fare i conti con un contesto termico sensibilmente più freddo i versanti adriatici e le regioni meridionali specie quelle che si affacciano al mar Ionio. L’aria fredda presente sui Balcani viene parzialmente richiamata verso ovest andando ad investire l’estremo sud, con particolare riferimento alla Puglia, la Basilicata, la Calabria ionica. Alcune nevicate a quote molto basse sono avvenute tra oggi e ieri anche su alcuni tratti costieri del basso adriatico.
La situazione a livello europeo è dominata ancora dallo “scontro” tra due tipi di tempo diametralmente opposti: da una parte, il settore occidentale interessato dalla persistente figura di alta pressione che determina da più giorni una situazione di tempo tranquillo e senza grandi scossoni. Sulla penisola Iberica, in situazioni come queste di inverno c’è ben poco. Anche sulla Francia la protezione offerta dall’alta pressione si fa sentire in modo abbastanza accentuato con tempo mite sulle coste. Nelle zone più interne tuttavia delle inversioni termiche mattutine contribuiscono a far scendere i valori di temperatura vicini allo zero, dando una parvenza di inverno in più. Anche i cieli risultano spesso nuvolosi. Situazione metereologica analoga, quella che sta vivendo già da alcuni giorni l’Inghilterra: le perturbazioni atlantiche sono relegate molto a nord e riescono a sfiorare solo l’estrema parte settentrionale della Scozia.
Spostando lo sguardo più ad oriente, si sta gradualmente isolando la struttura depressionaria responsabile del guasto del tempo di questi giorni sui Balcani e in alcuni paesi dell’Europa dell’est. Un graduale aumento della pressione sta infatti favorendo la formazione di un debole ponte anticiclonico all’altezza dell’Europa centrale. L’anticiclone atlantico allunga un debole promontorio verso est tentando di andare a congiungersi con l’alta pressione parzialmente termicizzata presente in Russia.
I risvolti del tempo sul nostro paese in conseguenza di questo tentativo di debole ponte si tradurrà nell’arrivo a partire da questa sera e per i prossimi due giorni di correnti moderatamente fredde da est e dai Balcani. Ancora una volta gli eventuali fenomeni associati a questa nuova incursione fredda saranno destinati soprattutto al centro ed al sud, dove comunque non si prevede nulla di particolarmente vistoso. Fenomeni assenti al nord, dove si avvertirà però un certo calo termico su tutte le regioni.