Gli ultimi giorni della settimana hanno portato condizioni di tempo perturbato su molte regioni del Centro Sud, specie lungo il medio e basso Adriatico. La causa è da ricercarsi in un minimo depressionario in quota formatosi sul Tirreno Centrale in progressione verso le coste tunisine, alimentato da aria più fredda proveniente dai quadrati Nord orientali.
Le prossime ore vedranno un vortice ciclonico rinvigorirsi ulteriormente, complice il contrasto tra aria più calda in risalita dal Nord Africana e quella fredda preesistente. Un mix pericoloso che linfa vitale alla depressione, il cui movimento verso Sudest ne determinerà il pericoloso stazionamento tra la Sicilia Centro meridionale e la Calabria.
Con l’ausilio del modello MM5 cerchiamo di carpire l’effettiva portata del peggioramento che, alla luce degli accumuli previsti, potrebbe risultare estremamente intenso. Sono previste infatti abbondanti precipitazioni, con rischio di improvvisi nubifragi e violenti temporali. La prima immagine è quella relativa alle ore 12 di oggi 13 dicembre e mostra chiaramente le abbondanti precipitazioni sia sulle coste Sud orientali della Sicilia che su quelle meridionali della Calabria. Si possono distinguere chiaramente le zone più colpite dai colori rossi più intensi, che mostrano le zone di Messina e Catania come quelle a rischio di autentiche alluvioni lampo.
Con l’ausilio della mappa relativa alle ore 18 sempre di oggi 13 dicembre possiamo facilmente osservare come le precipitazioni più intense interessino ancora la Sicilia orientale, mentre sulla Calabria avremo una parziale attenuazione dei fenomeni. Accumuli importanti sono previsti tra Messina e Catania, con possibili intensi temporali. Ci pare importante sottolineare accumuli che, nelle tre ore precedenti a quella di riferimento, potrebbero varcare la soglia dei 35 mm in occasione delle precipitazioni più abbondanti.
Concludiamo la nostra analisi portandoci alle ore 00 del 14 dicembre. Quel che ci pare importante rimarcare è la costante intensità piovosa sulle coste orientali della Sicilia, dove si avranno accumuli (sempre riferiti alle 3 ore precedenti quella di riferimento) certamente superiori ai 30 mm, con picchi di 40 mm in occasione di manifestazioni temporalesche. Si nota invece un’ulteriore tendenza all’attenuazione dei fenomeni in tutta la Calabria ionica, nonostante vi sia ancora la possibilità di frequenti precipitazioni.