Per fortuna è accaduto in piena campagna, ma per i raccoglitori di funghi di un villaggio russo, nella regione di Nizhny Novgorod, è stato comunque uno shock vedersi aprire davanti a loro una buca profondissima ben 165 piedi, ovvero oltre 50 metri.
Il cratere ha anche una larghezza di oltre 30 metri, tale che poteva essere in grado di inghiottire letteralmente un edificio alto ben 16 piani. Gli esperti russi affermano che il fenomeno è naturale, senza essere causato da esplosioni o eruzioni come avviene nell’Artico Russo.
Negli ultimi anni una serie di crateri artici si sono verificati soprattutto quella nella penisola di Yamal, ma in questo caso si ritiene siano stati causati da esplosioni di sacche di gas metano nello scongelamento del permafrost.
Riguardo invece l’evento di Nizhniy Novgorod, la loro origine è sotterranea e non si possono purtroppo prevedere in anticipo, in quanto l’apertura di queste voragini avviene all’improvviso e fanno riferimento a processi nel sottosuolo di terreni altamente carsici.
Nel 2010 una voragine si aprì negli USA in Colorado, ma in questo caso nel pieno della capitale del Guatemala, andando così ad inghiottire un edificio. Inevitabile il bilancio tragico, con ben 15 vittime tutte dell’edificio finito dentro la voragine.