La notizia è stata diffusa il 24 dicembre da MeteoSvizzera: per la prima volta dalla stagione 2000-’01 il Ghiacciaio del Basodino, in Canton Ticino, ha registrato un bilancio di massa positivo. Nella relazione, firmata da Giovanni Kappenberger, si legge che lo spessore medio della neve invernale, misurata il 4 maggio, era di 5,5 m, equivalente a circa 2.500 mm. Malgrado la calda estate 2009 la neve è resistita, tant’è che il 10 settembre i tre quarti della superficie ne erano ancora ricoperti. Il bilancio finale è stato di circa 130 mm equivalenti. La grande piovosità che ha interessato il versante sudalpino è documentata dai dati rilevati dall’osservatorio di Lugano (anno idrologico: totale 2.013,9 mm):
09.2008 188,7 mm
10.2008 201,1 mm
11.2008 246,1 mm
12.2008 159,8 mm
01.2009 48,7 mm
02.2009 155,2 mm
03.2009 109,9 mm
04.2009 257,3 mm
05.2009 67,0 mm
06.2009 107,5 mm
07.2009 396,8 mm
08.2009 75,8 mm
La fronte del Basodino si colloca oggi a circa 2.600 m e, malgrado la positività del bilancio, resta comunque un’eccezione: il vicino Ghiacciaio del Gries ha infatti avuto andamento opposto, pur con valori di innevamento analoghi e con la superficie che, a luglio, risultava ancora ricoperta; il successivo caldo agostano ha sciolto la coltre, determinando una perdita di circa un metro di lama d’acqua. La circostanza è spiegabile per via di un’esposizione più diretta rispetto al Basodino, per un’albedo minore causata dalla maggior presenza di detriti e per la minor quota frontale (circa 2.400 m).
I segnali di un’inversione di tendenza, per quanto episodica, si sono però notati in varie regioni dell’arco alpino. Nel gruppo del Gran Paradiso per esempio, sono stati 9 su 33 i ghiacciai con la fronte coperta di nevato o ghiaccio di neoformazione, cosa che ne ha impedito la misurazione e interrotto la serie negativa. Fra questi il Ghiacciaio Grand Etrèt, in Valsavarenche, che ha mostrato un bilancio di massa positivo per 373 mm equivalenti, anche qui per la prima volta dal 2000-’01. La perdita dell’ultimo decennio rimane tuttavia elevata: 9.221 mm equivalenti, pari a 10,6 m di spessore. È infine da aggiungere il Ghiacciaio di Pércia, la cui fronte ha avuto un progresso di 1,5 m.