Situazione Il bacino centrale del Mediterraneo è sotto l’influenza di una robusta onda anticiclonica di origine africana. Le temperature in Italia, prossime ai 30 °C nelle zone lontane dal mare, annunciano l’estate ormai prossima; tuttavia, nei prossimi giorni, vi sarà un’inversione di marcia piuttosto netta rispetto alla situazione attuale, che riporterà il clima italiano e mediterraneo nei canoni classici primaverili, forse non proprio tipici di maggio, con tempo instabile e piacevolmente fresco.
Analizzando in dettaglio la situazione, oltre al già citato promontorio subtropicale, è possibile scorgere una saccatura che dal vicino Atlantico abborda le coste occidentali europee e che sarà responsabile di un primo peggioramento a partire da domani.
Ad est della campana anticiclonica è poi presente un’altra onda depressionaria, che arreca tempo fresco ed instabile su bacino orientale del Mediterraneo e sulla Russia.
Le alte latitudini europee risentono invece dell’influenza di una vasta cellula di alta pressione che riesce ancora a convogliare aria piuttosto fredda sulle coste artiche russe e sul nord della Scandinavia.
Dallo spostamento verso ovest di tale massa anticilonica, come vedremo, trarrà origine un flusso quasi meridiano, relativamente freddo ed instabile, che sul finire della settimana verrà a far visita al nostro territorio.
Evoluzione a 72 ore La giornata odierna vedrà un primo cedimento della struttura anticiclonica: l’onda perturbata, in progresso verso est, sta addossando i primi corpi nuvolosi sui versanti occidentali italiani; dalla serata sarà probabile anche qualche precipitazione, in prevalenza sulle zone alpine.
Domani l’ulteriore avanzata del fronte perturbato scardinerà definitivamente la cresta anticiclonica; sarà una debole saccatura a condizionare il tempo a nord delle Alpi, con marginali influenze anche sulle regioni settentrionali.
Il centro-sud verrà invece risparmiato da questa prima fase moderatamente perturbata, grazie alla protezione offerta da un discreto campo di alte pressioni.
La cintura anticiclonica in ogni caso sarà destinata a cedere: giovedì 5 il Mediterraneo diverrà infatti sede di un cavo d’onda che determinerà tempo fresco ed instabile, o perturbato, un po’ su tutta la penisola.
Il campo di alte pressioni si ritirerà in Atlantico, dove peraltro risulterà indebolito da un’azione depressionaria al largo della isole Canarie.
Intanto, dalle latitudini artiche, scenderà verso la Groenlandia un’appendice anticiclonica, lungo il cui bordo orientale inizierà a fluire una corrente fredda ed instabile che investirà il Mar di Norvegia.
Tedenza a 72-168 ore Nel corso di venerdì 6 il primo impulso perturbato si allontanerà definitivamente dall’Italia, lasciando lungo il suo cammino inevitabili strascichi di instabilità.
La pressione, dopo la temporanea proposizione di un cuneo anticiclonico, andrà nuovamente diminuendo: l’alta delle Azzorre tenderà infatti a spingersi verso nord e a saldarsi con la struttura presente sulla Groenlandia.
Il tempo sull’Italia subirà le conseguenze di un tipo di circolazione che diverrà progressivamente merdiana, con l’affondo sul Mediterraneo di un cavo moderatamente freddo di origine artica.
La configurazione, tipicamente invernale, a differenza di quanto avviene nel corso del semestre freddo, risulterà produttiva in termini di precipitazioni, per lo più temporalesche, dato l’elevato contrasto fra le masse d’aria in gioco.
Da sabato 7 a lunedì 9 la nostra penisola subirà così gli effetti di una nuova circolazione, foriera di un sensibile abbassamento delle temperature (previste punte di -2 °C ad 850 hPa sull’arco alpino) e di una rilevante instabilità, specie lungo i versanti orientali italiani.
Solo verso la fine del periodo in esame potranno scorgersi i primi segnali di indebolimento del blocco atlantico, e la conseguente ridistribuzione barica che vedrà un campo di relativa alta pressione occupare il bacino del Mediterraneo.
Riflessioni di lungo termine e conclusioni La fase anticiclonica prevista per la metà della prossima settimana non sarà duratura: una depressione sulla penisola iberica minerà infatti alla base il promontorio che dal nord Africa tenterà di ergersi sul nostro paese.
Approfittando della debolezza anticiclonica, Il cavo d’onda progredirà verso est, generando nuove situazioni depressionarie per il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
La proiezioni disponibili per il lungo termine non vedono la via d’uscita da una situazione che si prefigura fresca e perturbata per più giorni, con la persistenza di un vortice ciclonico che dal centro Europa porterà il suo centro d’azione proprio verso l’Italia.
In conclusione, stiamo per uscire in modo netto dalla situazione di stallo anticiclonico, che ha portato sulla nostra penisola un consistente anticipo d’estate. Da questa sera la situazione muterà profondamente e proporrà sul nostro territorio scenari tipicamente primaverili, a tratti abbastanza freschi e piovosi.
Un’impennata di orgoglio della primavera dunque, inizialmente arrendevole di fronte al primo caldo estivo, in realtà solo desiderosa di affilare le armi, in vista di una fase finale all’insegna dei temporali, anche forti, che dovrebbero calcare lo scenario meteorologico dei prossimi giorni, da nord a sud.