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GFS: Stagno barico mediterraneo

di Pierfranco Serra
22 Set 2008 - 19:19
in Senza categoria
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gfs:-stagno-barico-mediterraneo
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Ponte anticiclonico tra Atlantico e Scandinavia, a interrompere il flusso atlantico sul Nord Europa. Aree di instabilità più a sud, sull'area mediterranea. Una situazione più tipica dell'inverno che dell'autunno, che perdurerà ancora qualche giorno. Fonte mappa: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Stagno barico sull’Europa balcanica come sulla porzione centrale del Vecchio Continente, sempre parzialmente incentivato da spifferi freddi in quota continentali. E le correnti nord-orientali rendono instabili i cieli sulla nostra Penisola, specie sulle regioni del Centro e del Sud.

Ma la novità, come anticipato nel precedente aggiornamento, arriva da ovest.

Continuerà lo strapotere altopressorio che dall’Atlantico si allungherà verso le Isole Britanniche e verso la Penisola Scandinava, un’azione di blocco questa che creerà una grande lacuna barica che comprenderà non solo il comparto balcanico e mediterraneo centrale, ma anche quello iberico.

E sarà proprio dalla porta iberica, talora amica, che verranno attratte verso le Nostre regioni, specie le Isole Maggiori e le regioni centro-meridionali, aree di bassa pressione dai contenuti oceanici. Le correnti in quota, scivolando sul bordo meridionale del blocco altopressorio europeo, agevoleranno questo processo con una ritornante chiaramente occidentale.

Tra domani, martedì, e la giornata di mercoledì, il minimo barico scivolerà sul Canale di Sardegna per poi portarsi verso la Sicilia occidentale e l’area ionica.

Domani le precipitazioni interesseranno l’Isola sarda, specie la porzione meridionale e orientale, ma certo per l’entità e per la reale distribuzione delle piogge molto dipenderà dal corretto posizionamento del minimo. Mercoledì sarà la volta della Sicilia e delle regioni centro-meridionali appunto, spifferi balcanici sempre presenti.

L’area depressionaria mediterranea non porterà degli scossoni significativi alle temperature nella bassa troposfera (1500 metri circa). Solo temporaneamente sulla Sardegna meridionale martedì e sulla Sicilia nella giornata successiva, sarà in risalita la termica +14°C. Tra +6°C/+10°C sulle rimanenti regioni.

Giovedì, ancora evidente lo scontro di masse d’aria di estrazione diversa in area mediterranea. Una lunga struttura frontale occlusa infatti si dipanerà dalla Penisola Iberica verso la Sicilia, passando per la Sardegna meridionale.

Vedremo nei prossimi aggiornamenti se le precipitazioni oltre che coinvolgere la Sicilia orientale e meridionale, riusciranno a conquistare pienamente la Sardegna o fluttueranno tra il Canale e il Mare di Sardegna. Nuvole e instabilità anche sul versante adriatico. Le temperature risulteranno assai gradevoli, qualche grado in più sulle Isole Maggiori e sul medio e basso settore tirrenico.

Venerdì, stesso copione e stesso quadro barico, con le nostre due Isole maggiori terreno di scontro in quota di masse d’aria di diversa origine, una orientale più secca e fresca, una occidentale più umida e tiepida. Situazione bloccata, estesa copertura nuvolosa e precipitazioni.

Il cuore del Vecchio Continente sempre sotto l’egida di un’imponente campana altopressoria oceanica dinamica.

Quale evoluzione?

Il medio termine secondo il modello americano

Medio periodo non di facilissima interpretazione.

Nel fine settimana parrebbero non esserci importanti modifiche sul quadro barico, con il Mediterraneo ancora discretamente vulnerabile.

Poi sull’Est europeo qualcosa potrebbe cambiare, con un importante split polare giù verso l’area balcanica, quasi a spezzare la prolungata egemonia altopressoria.

Ma anche in aperto Atlantico profonda ondulazione meridiana fredda, quindi azione barica a ferro di cavallo che significherebbe per noi stabilità e incremento termico di stampo sub-tropicale africano.

A metà della prossima settimana probabile nuova fase piovosa atlantica, ma è presto, monitoreremo con attenzione.

Il lungo termine secondo il modello americano

Atlantico con qualche scaldata ti stampo pre-frontale?

Ci ritorneremo.

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