Situazione Rientrata omai dagli eccessi termici che fino a sabato hanno caratterizzato le regioni del NO, l’Italia si trova ora a fare i conti con i residui di un debole flusso freddo penetrato ieri dalla porta della bora.
Una blanda circolazione a prevalente componente orientale convoglia infatti verso il nostro territorio masse d’aria provenienti dall’Europa dell’est, settore che in questi giorni sta vivendo un episodio invernale tra i più intensi di questi ultimi mesi.
Sulla nostra penisola tali correnti giungono comunque attenuate e dopo ampio giro, messe in moto da un’area di relativa alta pressione con centro fra la Svezia e la Polonia (1025 hPa).
L’Europa occidentale risente invece del tiepido flusso meridionale attivato dalla rimonta dinamica che ha avuto luogo nel corso del weekend. Temperature su Francia e Spagna attorno ai 10°C o superiori, ad 850 hPa, si traducono in valori al suolo che anche ieri in molti casi sono andati ben oltre i 20 °C.
Ora la sottile lingua calda, che ha investito pure Islanda e Regno Unito, tende ad appiattirsi e a trasferirsi verso est, contribuendo ad allontanare, forse in maniera definitiva, il gelo dal nostro continente.
Per concludere la nostra fotografia, ci spostiamo nel comparto oceanico, dove una vasta area depressionaria, centrata nel cuore dell’Atlantico (975-980 hPa, 516 gpdam), invia impulsi perturbati verso le coste occidentali del nostro continente. Una di queste perturbazioni sta ora interessando il Regno Unito, il Golfo di Biscaglia e parte della penisola iberica.
Evoluzione a 72 ore Tra oggi e domani si attenuerà definitivamente il flusso fresco che ancora insiste marginalmente sulle nostre regioni.
Come già brevemente accennato, l’area di alta pressione sul centro Europa sposterà i suoi massimi al suolo verso i Balcani, mentre in quota un’onda stabilizzante di moderata entità si posizionerà sul bacino del Mediterraneo, dando inizio ad una nuova fase mite sulle nostre regioni.
Ma se da un lato l’anticiclone, nella sua nuova posizione, determinerà un blocco alle correnti fredde orientali, dall’altro esso interagirà con un flusso moderatamente perturbato, facente capo alla grande circolazione depressionaria atlantica.
Tale flusso, nella giornata di mercoledì 23, potrà determinare la comparsa di una certa nuvolosità sui cieli del nord con l’occasione per deboli e locali precipitazioni, specie lungo l’arco alpino.
Contemporaneamente Il geopotenziale inizierà a flettere sulla penisola iberica, favorendo l’ingresso di venti umidi di origine oceanica.
Tendenza a 72-168 ore Giovedì 24 le infiltrazioni umide acquisiranno maggiore consistenza e daranno vita ad un’ansa depressionaria sulle Baleari, cui sarà associata una perturbazione estesa dall’Algeria al NO italiano.
Tra giovedì e venerdì la perturbazione interesserà tutte le regioni italiane, manifestandosi più attiva al settentrione; il NE, in particolar modo, potrebbe ricevere apporti interessanti, grazie alla persistenza del ramo occluso della perturbazione.
Nella serata di venerdì 25 sul resto d’Italia si assisterà ad una parziale attenuazione dei fenomeni, ma il tempo dei giorni successivi resterà instabile: da ovest infatti, l’azione depressionaria atlantica invierà nuovi impulsi moderatamente perturbati verso l’area mediterranea.
La prima parte del weekend pasquale sarà così caratterizzata dal transito di deboli cavi d’onda che interesseranno maggiormente il centro-sud peninsulare. Alle precipitazioni deboli o moderate di sabato farà comunque seguito una certa variabilità, che dovrebbe garantire qualche ora di sole nella giornata di domenica.
Episodi instabili saranno sempre possibili, ma la tendenza è per un moderato aumento della pressione su Mediterraneo, preludio di un temporaneo miglioramento dello stato del tempo.
Riflessioni di lungo termine e conclusioni La giornata di Pasquetta si presenterà così generalmente discreta: la tregua anticiclonica garantirà infatti un inizio di settimana relativamente stabile su tutte le nostre regioni.
Ma il tempo dei giorni successivi dovrebbe vedere il ritorno di figure depressionarie sul Mediterraneo: pur nell’incertezza di una previsione a lungo termine, si rileva infatti una certa debolezza dei flussi stabili subtropicali. Impulsi nord-atlantici potrebbero così raggiungere i nostri mari ed innescare una fase instabile sulla penisola italiana.
Tornando alla analisi della settimana in corso, si nota un tempo dai tratti tipici primaverili: brevi fasi stabili si alternano infatti a periodi piovosi, in un contesto climatico generalmente mite.
A breve-medio termine non sono previste nuove irruzioni fredde e le festività pasquali, anche se parzialmente compromesse da un tempo a tratti inclemente, dovrebbero trascorrere con temperature assolutamente gradevoli.