Situazione di stallo, non molto evolutiva, in balia degli scherzi dell’alta pressione dinamica oceanica, la quale continua ad avvalersi dell’aiuto della collega sub-tropicale africana.
Ma l’attività vorticosa polare non starà certo a guardare silenziosa, tentando di percorrere quelle strade autunnali che portano al cuore del Mediterraneo, ora parzialmente ostruite dallo sbarramento alto pressorio.
Nella giornata di martedì, l’imponente saccatura vorticosa polare avente perno barico tra l’Islanda e la Penisola Scandinava, tenterà un’evoluzione meridiana approfittando della sempre verde falla iberico-marocchina.
Il peso dell’aria più fredda di tale saccatura, provocherà un leggero arretramento dell’alta pressione sub-tropicale oceanica in aperto Atlantico, la quale mostrerà una gobba più pronunciata in direzione delle propaggini meridionali della Penisola del Labrador e volgerà uno sguardo verso in direzione Groenlandia.
Tale tentativo mediterraneo pendolare, provocherà subito una risposta moderatamente ciclonica sul Mare Nostrum.
Nella seconda parte di mercoledì, un minimo pressorio in corrispondenza del Canale di Sardegna sarà accompagnato da una linea di instabilità, mentre sul Nord-Ovest si scaverà un minimo sottovento (con corrispondenza anche in quota), il quale accoglierà il transito d una struttura frontale a prevalente carattere freddo.
In questa fase, evidente risulterà la risposta tiepida pre-frontale di stampo sub-tropicale africano la quale farà il paio con l’aria piuttosto fredda nella bassa troposfera ( termiche intorno agli 0°C a 1500 metri circa) che non riuscirà a tracimare le Alpi.
Un aumento del flusso zonale sul bordo settentrionale dell’alta pressione oceanica (anche grazie ad un rinvigorimento dell’attività ciclonica tra la Groenlandia e l’Islanda) stroncherà sul nascere le velleità perturbate della suddetta saccatura polare.
E allora taglio netto (cut-off) e dalla giornata di giovedì, insidiosa ciclogenesi in corrispondenza del Mare di Sardegna.
Le precipitazioni potrebbero interessare soprattutto le nostre due Isole Maggiori e le regioni centro meridionali sino al prossimo fine settimana, prima di essere nuovamente interessati da una rimonta pressoria di stampo azzorriano.
Insomma, è il caso di dire nuvole e precipitazioni col conta gocce (fredde).
Ma è il lungo periodo (da prendere sempre con le pinze!) che pare proporre interessanti conferme.
Un vero e proprio break perturbato agli inizi del prossimo mese, con una profonda ondulazione meridiana fredda che penetrerà vigorosamente in area mediterranea. Sarebbe una fase dalle reali tinte autunnali, ma è il caso di incamerare altri elementi che confermino tale linea di tendenza.
Attendendo la svolta, ci ritorneremo.