Una larga ondulazione ciclonica interessa la nostra Penisola, l’azione atlantica abbassa parzialmente il tiro e una serie di minimi pressori, a mo di trenino, dall’aperto Oceano raggiungono il Mar Ligure. Piccole e fresche fluttuazioni oceaniche che a tratti sfuggono al volere imposto dall’azione zonale del Vortice Polare.
Di certo non siamo di fronte a una fase di maltempo. L’aria fresca in quota in ingresso in area mediterranea, genera sul Mare Nostrum una sorta di lacuna barica, piccola ferita rappresentante una certa vulnerabilità della quale però il Vortice Polare non sa e non può momentaneamente approfittare. Sempre troppo forte l’azione ciclonica in area atlantica, sempre troppo ingombrante la figura dell’alta sub-tropicale oceanica per poter subito ambire ad un maggiore dinamismo meteorologico.
Sino alla sera di giovedì, nuvole e qualche precipitazione interesserà le regioni centrali e quelle meridionali peninsulari. Le termiche a 850 hPa (1500 metri circa) saranno assolutamente miti e comprese tra i +6°C della Sardegna e i +4°C delle regioni centro-meridionali e comparto tirrenico. Farà un po’ più fresco sul Triveneto. I grandi sistemi nuvolosi transitano oltralpe.
Ma tra la giornata di venerdì e quella di sabato, inizierà a scavarsi al Nord una nuova ondulazione ciclonica la quale ben presto coinvolgerà la più parte delle nostre regioni.
La causa? Una gobba anticiclonica più pronunciata del normale ad insidiare le coste meridionali delle Isole Britanniche, la quale permette alla fredda e pesante azione ciclonica presente sulla Penisola Scandinava di scivolare parzialmente verso la nostra Penisola.
Risultato? Tanto fumo e pochissimo arrosto, pardon, pochissimi fenomeni. I venti, quelli si, tra sabato e domenica sono attesi in deciso rinforzo: maestrale sui mari di ponente, ponente o libeccio sulle aree peninsulari. I pochi fenomeni precipitativi sono attesi nelle aree tirreniche esposte centro-meridionali.
Le temperature a 850 hPa presenteranno dei locali vistosi aumenti, specie tra Mar Ligure e Sardegna, dove si supereranno valori di +10°C, a causa dell’aria debitamente foehnizzata che scollinerà tra le Alpi italiane e francesi giù per la suddetta porzione di mare. Intenso flusso nord-occidentale, sia nella media che nella bassa troposfera.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
La suddetta ondulazione ciclonica potrebbe fungere da apripista ed essere di buon auspicio per una nuova e più incisiva azione ondulatoria meridiana fredda in area mediterranea.
Nella giornata di martedì prossimo, un’erezione dell’alta oceanica in Atlantico fin quasi a superare le isole Britanniche, provocherà l’immediata risposta della fervida azione vorticosa scandinava, la quale farà scivolare con maggior convinzione sul Mediterraneo aria piuttosto fredda di artica estrazione.
Minimo barico ( sia in quota che al suolo ) che per classica evoluzione scivolerà sul medio Adriatico, intorno al quale si avviteranno le fredde correnti settentrionali. La -30°C a 500 hPa (5500 metri circa) tenta di collinare sul Triveneto, la -25°C abbraccia le regioni centrali. Anche nella bassa troposfera cospicua diminuzione delle temperature: termiche uguali o leggermente inferiori a 0°C al Nord e parte del Centro, mentre nelle rimanenti regioni centro-meridionali ancora prevalenza di richiamo mite per la particolare circolazione imposta dal minimo adriatico.
Mercoledì, con l’allontanamento del minimo adriatico verso l’area balcanica, le termiche nella bassa troposfera subiranno un deciso calo anche sulle rimanenti regioni centro-meridionali, saranno più efficaci le correnti settentrionali. E fredde termiche equivalenti a -30°C/-35°C a 500 hPa, scivoleranno giù per il versante adriatico acuendo e rinvigorendo l’instabilità in tali zone.
Pian piano però, la stessa alta pressione oceanica che aveva permesso tale Split Polare verso la nostra Penisola, deciderà di espandersi e di allentare a spallate l’area fredda e perturbata verso i Balcani. Ma almeno un po’ di vivacità atmosferica, probabilmente, ci verrà concessa.
Questa piccola tendenza meridiana in area mediterranea avrà un seguito?
Il lungo termine secondo il modello americano
Azione vorticosa polare più debole con probabili fluttazione fresche nord-europee in area mediterranea.
Questa la probabile linea di tendenza vista dal modello americano, che non trascura però l’importante variabile rappresentata dalla forte personalità dell’alta pressione sub-tropicale oceanica.
Ci ritorneremo.