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GFS: Onda Atlantica in penetrazione mediterranea

di Pierfranco Serra
21 Ago 2008 - 18:42
in Senza categoria
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gfs:-onda-atlantica-in-penetrazione-mediterranea
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Ecco la saccatura atlantica che tenta la via mediterranea. Effetti moderati sul Nord Italia. Fonte mappa: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Il moto ondulatorio meridiano freddo, appartenente alle dinamiche cicloniche atlantiche, allunga la sua instabile mano sin giù verso la Penisola Iberica e tenta una lungimirante azione pendolare, obbiettivo il Mediterraneo centro-occidentale.

Deve si fare i conti con un regime altopressorio dalle chiare influenze sub-tropicali africane, esaminiamo insieme la probabile evoluzione.

Domani, venerdì, compirà importanti passi avanti l’azione a pendolo della saccatura atlantica impegnata ad erodere il caldo promontorio di alta pressione stagnante sul Mare Nostrum.

Termiche decisamente fresche nella bassa troposfera (+8°C/+9°C a 1500 metri circa) in serata incominceranno ad addossarsi sul versante alpino occidentale e le instabili correnti sud-occidentali in quota provocheranno già dalla mattina i primi addensamenti e le prime precipitazioni.

Sul resto della Penisola, attesa segnata da una giornata piuttosto calda e chiaramente stabile. Sulle regioni centro-meridionali probabili over +34°C.

Sabato, cavo d’onda della saccatura atlantica con cuore freddo in quota tra Paesi Bassi e Germania, come una lama tagliente, si ritaglierà spazio tra le placide lande del comparto mediterraneo centro-occidentale, effetti destabilizzanti.

Struttura frontale a carattere freddo transiterà in corrispondenza delle regioni settentrionali, precipitazioni probabili anche su Marche, Umbria e Toscana.

E come spesso accade che in corrispondenza dei cavi d’onda in quota si organizzino delle linee di instabilità, eccone una presente tra le Baleari e il Mar di Sardegna. Valuteremo meglio se nubi e precipitazioni interesseranno per lo più il Canale di Sardegna o coinvolgeranno in maniera più diretta l’Isola.

In nottata, sulle regioni del Nord, le temperature nella bassa troposfera oscilleranno tra +8°C /+12°C, mentre la +21°C si attarderà sulle regioni meridionali come input caldo pre-frontale. Si affacciano sostenuti venti di maestrale sui Mari di Ponente. Temperature in diminuzione, soprattutto nelle aree soggette a precipitazioni.

Domenica, l’onda atlantica proseguirà nell’opera di raffreddamento delle temperature all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa), tra +10°C/+15°C partendo dal Nord per arrivare alle regioni centro-meridionali. Solo sulla Sicilia meridionale resisterà una stanca +18°C.

Le temperature al suolo dovrebbero aggirarsi intorno ai +30°C solo sulla Puglia, sull’area ionica e sulla Sicilia. Forti venti di maestrale sul comparto occidentale italico. L’aria atlantica destabilizzerà anche i cieli delle regioni centro-meridionali peninsulari e nuvole e qualche rovescio potrebbero interessare i rilievi settentrionali siciliani.

Lunedì, ancora fresche correnti nord-europee tendenzialmente settentrionali in quota, manterranno condizioni di spiccata variabilità sulla più parte delle nostre regioni, variabilità che si acuirà nelle ore centrali della giornata favorendo il fiorire di nuclei temporaleschi sui rilievi del Nord e sulle aree interne centro-meridionali peninsulari.

Le temperature al suolo per lo più sotto i +30°C.

Quale evoluzione?

Il medio periodo secondo il modello americano

Su buona parte del Vecchio Continente e sul comparto mediterraneo si distenderà gradualmente un promontorio altopressorio di stampo sub-tropicale oceanico, ma parrebbe non essere sinonimo di stabilità.

Sul suo bordo orientale e meridionale infatti inizierebbero a scorrere fresche correnti nord-orientali, appartenenti alle dinamiche perturbate russo-scandinave, mantenendo probabili condizioni instabili specie sul comparto adriatico e ionico. E le temperature si manterrebbero assolutamente piacevoli.

L’azione atlantica ci catapulta quindi in un fresco stato lacunoso barico, stagione estiva con le briglie?

Monitoreremo con attenzione.

Il lungo termine secondo il modello americano

Primo imponente tentativo di Split Polare verso il cuore del Vecchio Continente? Teniamo sotto controllo il trend evolutivo proposto dal modello americano.

Ci ritorneremo.

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