• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
lunedì, 19 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

GFS: Maggio piacevole ma non sempre stabile

di Pierfranco Serra
02 Mag 2008 - 19:42
in Senza categoria
A A
gfs:-maggio-piacevole-ma-non-sempre-stabile
Share on FacebookShare on Twitter

La mappa a 850 hPa del modello GFS per la metà della prossima settimana è eloquente: termiche miti ma non estive, situazione barica di pressione media su livelli medio-alti ma che non consentiranno una piena stabilità del tempo. Fonte mappa: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Alta pressione dinamica azzorriana in distensione su buona parte del Vecchio Continente, ma con effetti pienamente stabilizzanti solo su Francia meridionale, Penisola Iberica e comparto mediterraneo centro-occidentale.

Area ciclonica atlantica al largo delle coste francesi e portoghesi, stimola sempre più la risalita d’aria calda dal Continente africano: sempre molto tiepide le termiche nella bassa troposfera a fare capolino tra la Sicilia e il Canale di Sardegna.

Al Nord, correnti in quota nord-occidentali mantengono l’aria piuttosto instabile, rovesci anche nelle prossime ore. Infiltrazioni d’aria più fresca balcanica nella bassa troposfera saranno invece ingredienti fondamentali per la nuvolosità e per gli isolati rovesci che sempre nelle prossime ore influenzeranno le aree interne montuose del Centro.

Domani, sabato, Split Polare in aperto Atlantico, con centro motore una fitta area ciclonica a ovest delle Isole Britanniche, darà manforte ad un aumento dei geopotenziali in quota sul bacino mediterraneo occidentale. Tuttavia, le termiche all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa) rimarranno contenute sulla più parte della Penisola, il tepore africano faticherà a valicare il Canale di Sardegna e quello di Sicilia.

Questo a causa di correnti nord-orientali – aria piuttosto fresca in quota di artica estrazione e parzialmente continentalizzata, la quale scivola sul bordo sud-orientale dell’alta oceanica ormai in sicura propensione russa – che soprattutto nella bassa troposfera si faranno via via più ingerenti verso l’area italica, ostacolando le mire espansionistiche del temibile colosso sub-tropicale africano.

Stando così le cose, nubi a sviluppo verticale su Alpi e rilievi appenninici del Centro, rovesci sparsi.

Domenica, nessuna particolare evoluzione nel quadro barico generale, ma noteremo un leggero cedimento dei geopotenziali in quota in specifico sull’Italia peninsulare, il quale andrà a giustificare correnti marcatamente nord-occidentali nella media troposfera, più settentrionali nella bassa troposfera, con rinforzi nord-orientali sulle regioni centro-meridionali.

Ecco che allora si acuiranno i presupposti per assistere a manifestazioni di instabilità e a qualche temporale, non solo sui rilievi alpini e appenninici, ma anche sulle aree interne sarde e siciliane.

La +12°C a 850 hPa, faticherà a prender piede sulla Sardegna meridionale.

Lunedì, ancora quadro barico pressoché bloccato, con correnti orientali continentali nella bassa troposfera che continueranno a destabilizzare l’aria, in specifico nelle ore centrali e più calde. I rovesci potrebbero interessare oltre il Nord e settore alpino, anche i versanti tirrenici e la Sardegna.

Il Vortice Polare continua ad accanirsi in pieno Oceano Atlantico. E le correnti fresche orientali saranno causa anche su gran parte del Continente europeo, del fiorire di numerose situazioni temporalesche, per un’alta oceanica per nulla stabilizzante.

Martedì, l’alta dinamica oceanica si arroccherà su Penisola e nord Europa, ma come un pugile alle corde tenterà di chiudersi a riccio, prestando però inevitabilmente i fianchi ai pugni atlantici e a quelli continentali: lacuna barica europea e conseguente relativa instabilità che interesserà le Nostre regioni centro-settentrionali e la Sardegna.

Quale evoluzione?

Il medio termine secondo il modello americano

Farraginoso medio periodo.

Saranno probabilmente le correnti atlantiche ora a cercare un varco tra le maglie sfilacciate dell’alta sub-tropicale oceanica dal contributo africano e creare i presupposti per nuove precipitazioni sul comparto mediterraneo, correnti per lo più meridionali in quota.

Abbiam bisogno di ulteriori conferme.

Il lungo periodo secondo il modello americano

Tempo si piacevole ma non del tutto stabile? Ancora correnti atlantiche e nord-europee a disturbare i placidi ritmi della subentrante bella stagione?

Seguiremo con attenzione.

Ci ritorneremo.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
tornadoes-in-arkansas:-7-morti

Tornadoes in Arkansas: 7 morti

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
bel-tempo-sino-a-fine-mese

Bel tempo sino a fine mese

14 Agosto 2009
meteo-prossimi-giorni:-attenzione-agli-sbalzi-termici
News Meteo

Meteo prossimi giorni: attenzione agli sbalzi termici

3 Ottobre 2024
torna-il-mite-atlantico,-piogge-e-maltempo-nelle-feste-natalizie

Torna il mite Atlantico, piogge e maltempo nelle feste Natalizie

18 Dicembre 2009
il-mediterraneo-e-la-falsa-credenza-di-un-territorio-sempre-mite-e-soleggiato

Il Mediterraneo e la falsa credenza di un territorio sempre mite e soleggiato

9 Dicembre 2004
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.