Ondulazione meridiana fredda si allunga dalle logiche perturbate anglo-scandinave verso la nostra Penisola. Un’altra fresca e piovosa sferzata che caratterizza questo dinamico inizio di primavera.
In serata, minimo barico (sia in quota che al suolo) in rapido trasferimento sull’area ionica, ramo frontale occluso in azione sulle regioni meridionali, linea d’instabilità agente sulle regioni centrali e ritornante frontale occlusa sulle regioni del Nord.
Termiche nella media troposfera (all’altezza geopotenziale di 500 hPa, 5500 metri circa) di circa -25°C sulle regioni centro-settentrionali e sull’area egea-ionica. All’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa), temperature di circa 0°C solo su Sardegna e Sicilia occidentale (sacche termine trasportate da forti correnti di maestrale).
Sulla Penisola Iberica e sul comparto occidentale mediterraneo spinge l’alta pressione sub-tropicale oceanica, trascinata da una concomitante attività vorticosa polare in pieno Oceano Atlantico.
Nella giornata di domani allora, venerdì, si intensificherà il flusso zonale sul bordo settentrionale dell’alta dinamica oceanica, con conseguente taglio a metà strada circa della saccatura nord-atlantica impegnata sulla nostra Penisola e conseguente evoluzione a cut-off. Permarranno condizioni instabili sulle regioni centrali e su quelle meridionali. Probabili residue precipitazioni anche sul versante adriatico centro-settentrionale, a causa di fresche correnti imposte dalla ritornante isobarica orientale.
Sabato tempo in deciso miglioramento su tutte le regioni, regime altopressorio sul Mediterraneo centro-occidentale. Qualche episodio instabile probabile sulle area centrali peninsulari a causa di fresche ancorchè timide ingerenze orientali nella bassa troposfera. Termiche superiori allo agli 0°C a 850 hPa su tutto il territorio nazionale.
Domenica, Vortice Polare che decide di mostrasi più attivo e situazione che diviene più dinamica in ambito mediterraneo.
Cavo d’onda via via più penetrante da parte dell’attività ciclonica anglo-islandese su Penisola Iberica e area balearica, umide correnti libecciose addenseranno nubi sul Nord-Ovest, in serata incomincerà a piovere su tali zone.
Lunedì, ultimo giorno di Marzo, si paleserà l’attacco frontale sulle regioni centro-settentrionali dell’audace saccatura atlantica, con le sembianze ormai della classica ondulazione meridiana fredda, trascinata su di noi con classica azione a pendolo, centro motore il minimo barico (sia in quota che al suolo) previsto sul Mar Ligure.
Termiche sino a -30°C all’altezza geopotenziale di 500 hPa si tufferanno sulla Sardegna, la 0°C a 850 hPa insidierà sempre l’Isola sarda, decisamente in prima linea ultimamente con ingressi freddi dal Rodano.
Martedì, classico rinforzo del flusso zonale altopressorio oceanico e taglio alla saccatura con classica evoluzione a cut-off. Situazione barotropica con minimo in quota e al suolo sovrapposti tra Corsica e Sardegna, fase perturbata mediterranea.
Il medio termine secondo il modello americano
Una ferita barica quella infetra dal cut-off in corrispondenza della nostra Penisola che parrebbe difficile da sanare.
Parzialmente alimentata in quota da dinamiche fresche nord-orientali, l’area ciclonica potrebbe mantenere condizioni instabili sulle regioni centro-meridionali sino a giovedì prossimo.
Tra venerdì e sabato, probabile nuovo Split Polare carico di aria artico-marittima in penetrazione sul Mediterraneo centro-occidentale, grazie ad un’erezione altopressoria oceanica sin su verso le coste meridionali groenlandesi. Sarà vera gloria?
Il lungo termine secondo il modello americano
Ondulazioni meridiane fredde alla conquista del Mediterraneo. Questo il probabile trend prospettato dal modello americano, ma è chiaro che dovremo monitorare e attendere ulteriori valide conferme.
Ci ritorneremo.