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GFS e la dinamica fase meteo estiva: tra Oceano e Africa

di Pierfranco Serra
27 Lug 2009 - 15:16
in Senza categoria
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Depressione oceanica e alta pressione ibrida africano-europea saranno sempre le figure cardine di questi prossimi giorni. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
La saccatura atlantica, con perno ciclonica tra l’Islanda e le Isole Britanniche, agisce al limite del comparto occidentale europeo, stimolando un nuovo ritorno di fiamma dell’anticiclone sub-tropicale africano in area mediterranea.

Tra la sera-notte, termiche dell’ordine di +24°C nella bassa troposfera (1500 metri circa) sorvoleranno la Sardegna (in prima linea rispetto alla risposta termica africana all’azione ciclonica atlantica con asse nord est – sud ovest), la +20°C si porterà sul Tirreno.

Solo l’arco alpino (specie il comparto centro-occidentale) interessato dalla ritornante ciclonica sud-occidentale in quota appartenente al motore perturbato atlantico, rovesci e temporali.

Domani, martedì, l’azione vorticosa polare oceanica muoverà i primi passi verso una evoluzione a pendolo, assumendo una spinta penetrativa maggiormente meridiana, che andrà a lambire le coste atlantiche iberiche.

L’onda termica (più cruenta) africana vedrà il suo incedere così contenuto tra il Canale di Sardegna e quello di Sicilia.

E’ un’Italia divisa in due, con le regioni settentrionali che ancora resistono tra termiche più fresche (+13°C/16°C nella bassa troposfera). Il flusso atlantico in quota vedrà invece una parziale attenuazione (causa l’asse d’azione della saccatura più perpendicolare) e unitamente ai massimi pressori azzorriani che si posizioneranno sul comparto centrale europeo, avremo una diminuzione dell’instabilità alpina.

Mercoledì, l’alta sub-tropicale dinamica oceanica forzerà per un trend tendenzialmente zonale, costringendo l’azione ciclonica atlantica ad un’evoluzione maggiormente europea.

L’anticiclone sub-tropicale africano è così spiazzato, mette le mani sul Mediterraneo, ma gli viene a mancare quella forza propulsiva (l’azione meridiana atlantica) per una più efficace e bollente espansione.

Debole instabilità solo sull’arco alpino.

Giovedì, l’attività depressionaria atlantica, ormai “spanciata” aperto Oceano, agisce tra la Penisola Scandinava, l’Islanda e le Isole Britanniche, con un moto ondulatorio ciclonico che raggiunge (nonostante le omonime interferenze altopressorie) le Isole Azzorre.

L’onda termica africana più cattiva si aggrappa alle propaggini meridionali iberiche e lambisce il comparto balearico. Sull’Italia centro-meridionale agiranno termiche dell’ordine di +20°C (bassa troposfera). Caldo si, ma senza gli eccessi dei giorni scorsi.

L’arco alpino sempre sensibile ai refoli ciclonici in quota atlantici, moderata attività temporalesca nelle ore centrali della giornata.

Nessuna novità di rilievo nella giornata di sabato.

L’attività ciclonica atlantica manterrà basso il suo baricentro, tenendo così sott’occhio le mire espansionistiche del caldo anticiclone afro-mediterraneo.

Scolliniamo così al mese di agosto, quali prospettive meteo?

Il medio termine secondo il modello americano

Per GFS, proseguirebbe questa dinamica fase meteo estiva.

L’attività depressionaria nord-atlantica continuerebbe ad agire al limite del Nostro sistema alpino, calmierando a dovere l’arrembante anticlone sub-tropicale africano.

I moti ondulatori ciclonici atlantici provocherebbero delle risposte ondulatorie termiche africane, ma queste ultime risulterebbero moderate e non tali da farci venire in mente torridi pensieri.

Medio periodo senza eccessi quindi, avanti con l’estate mediterranea. Soliti probabili temporali sulle aree alpine.

Il lungo periodo secondo il modello americano

Vortice polare sempre molto attivo, nessuna avvezione calda all’orizzonte. Almeno così parrebbe.

Ci ritorneremo.

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