Probabilmente risulterà un run modellistico estremo, che con ogni probabilità verrà smentito dalla media ensemble, tuttavia il lungo-lunghissimo termime proposto dalle ultime elaborazioni GFS (ore 12Z) serve a capire che basta davvero poco per cambiare la situazione meteo in prossimità del Ferragosto, e non si può ancora dare per scontata un’evoluzione contraddistinta da instabilità e temperature sottomedia fino al 20 Agosto.
Già da alcuni giorni le elaborazioni americane mostrano con continuità la possibilità che una goccia fredda di origine nord-Atlantica possa piombare, con relativa evoluzione a cut-off, nel cuore del Mediterraneo centrale, compromettendo la situazione generale su tutto il nostro Paese con il carico d’aria fresca ed instabile in azione tra il 10 ed il 15 Agosto.
Quali sono le novità salienti delle GFS appena uscite? Ebbene, la goccia fredda seguirebbe una traiettoria decisamente differente portandosi lentamente dalla Francia, ove giungerà il 10 Agosto, fin verso la Penisola Iberica occidentale ove andrebbe a colmarsi tra il 15 ed il 16 Agosto. Tale strana evoluzione retrograda del vortice sarebbe favorita dallo slancio dell’Anticiclone delle Azzorre verso la Penisola Scandinava, ove avverrebbe la fusione con un’area Anticiclonica di matrice continentale posizionata a nord della Russia.
Sul Mediterraneo centro-occidentale la conseguenza logica di questo schema configurativo sarebbe un’ immediata elevazione dell’Anticiclone dinamico sub-tropicale, con fortissimo incremento dei geopotenziali in quota ed enfatizzazione di fortissimo richiamo di masse d’aria roventi direttamente dall’entroterra Algerino.
Analizzando lo schema proposto da GFS, proprio per Ferragosto si avrebbe il culmine di tale ondata di calore sulla nostra Penisola, che naturalmente colpirebbe in misura maggiore il centro-sud Italia. Le isoterme a 850 hPa mostrano le dimensioni di tale ipotesi così estrema, ma non del tutto irrealizzabile con uno schema di split verso ovest del vortice depressionario in cut-off: sulle regioni centrali Tirreniche e sul basso Adriatico giungerebbe l’isoterma di +25°C, mentre le isole sarebbero interessate dalla +26°C, con picchi addirittura di +28°C sul sud della Sardegna.
L’ondata di caldo tenderebbe a calare d’intensità subito dopo Ferragosto, anche grazie al colmamento del vortice sull’Atlantico Portoghese, che farebbe calare la morsa dell’Anticiclone sub-tropicale sul Mediterraneo centrale.
In conclusione, una simile ondata di caldo, peraltro statisticamente probabile in questo periodo, farebbe impennare fin oltre i 40 gradi i termometri di molte località del meridione e delle isole, come non accade dallo scorso fine giugno, e si potrebbe naturalmente andare ben oltre.
Vale la pena ricordare infatti che luglio è stato straordinariamente caldo solo per il nord Italia, con anomalia molto più contenuta sul sud e la Sicilia, ove sono mancati anche i caratteristici picchi che si possono realizzare solo in coincidenza di forti spinte di masse d’aria calda dal nord Africa. Situazione da monitorare costantemente, viste le forti incertezze che persistono anche fino al medio termine.