Quando una saccatura di origine atlantica si porta sull’Iberia, in genere ed in una prima fase, sull’Italia si attivano correnti sciroccali. I venti meridionali, vengono descritti dai manuali di meteorologia quali predecessori di un peggioramento del tempo nel medio termine.
Prendiamo spunto dai manuali di meteorologia nell’osservare il run 00z delle GFS, che impone un netto e sensibile peggioramento del tempo sull’Italia, già dopo il 13 novembre, ma con notevole maltempo specialmente dal 14 al 16.
14 novembre, ore 00 UTC. Alla quota di 500 hPa un marginale cuneo anticiclonico si espanderà sulle regioni ioniche dell’Italia e sino al basso Adriatico. Una profonda saccatura alimentata da aria fredda del nord Atlantico si approfondirà nel sud dell’Iberia, con valori 500 hPa a 5460 metri, mentre un secondo minimo si porterà a ridosso del Canale della Manica con valori ancor più bassi. In Italia affluiranno correnti a tutte le quote direttamente da sud, mentre al suolo si formerà una ciclogenesi mediterranea nel Mare di Alboran, con valori minimo di 1000 hPa.
La temperatura in quota subirà un incremento, con evidente avvezione calda. Al Sud dell’Italia giungerà un’isoterma +10°C a 850 hPa, la +6°C al Nord Italia, con altezza di tale geopotenziale in diminuzuone rispetto ai valori attuali.
15 novembre, ore 00 UTC. La situazione nel Mediterraneo occidentale e quello centrale, Italia compresa, andrà sensibilmente compromettendosi: alla quota di 500 hPa il vortice spagnolo sarà assorbito dal più profondo vortice del Golfo di Guascogna, che influenzerà direttamente la circolazione atmosferica su mezza Europa. In Italia le correnti in quota spireranno veloci da sud, per deviare per le ore 12 UTC a sud ovest, quando si verificherà un crollo della pressione atmosferica a tutte le quote nella zona delle Baleari: qui, un nuovo vortice in quota assai profondo (500 hPa a 5300 metri) aspirerà quello su Guascogna.
E’ evidente che su base GFS si avranno condizioni di maltempo. Al suolo, infatti, la depressione avanzerà verso le Baleari e la Sardegna, con valori ragguardevoli: alle 12z si prevede un minimo di 986 hPa su Mare di Corsica.
Nella giornata del 16 il minimo depressionario al suolo si porterà verso oriente, dapprima sul Tirreno e poi sul Medio Adriatico, a 500 hPa, il Vortice in quota si porterà prima sulla Sardegna per poi attenuarsi lievemente e con moto retrogrado andare verso nordovest.
In conclusione, se tale linea di tendenza sarà confermata, sull’Italia avremo un peggioramento non da goccia fredda, ma un’attiva depressione atlantica, che darà genesi ad una ciclogenesi mediterranea che sarà presente a tutte le principali quote atmosferiche.
Non si evince l’arrivo del freddo, ma solo di un periodo particolarmente piovoso, specie nelle regioni settentrionali, quelle tirreniche e la Sardegna. Anche il Sud Italia e la Sicilia riceveranno precipitazioni. Un elemento di cui tener conto, sarà il vento molto forte che accompagnerà il peggioramento.