SITUAZIONE BLOCCATA – L’osservazione satellitare mostra chiaramente le perturbazioni atlantiche che agiscono sull’Europa Occidentale, contrapposte ad una campana anticiclonica che invece si espande verso il Mediterraneo e parte del comparto centro-orientale del Continente. Sembra un’immagine fotocopia di quella di ieri, lo scenario meteo a livello europeo non è infatti minimamente variato ed è proprio questa la causa degli eventi estremi che si sono scatenati in Liguria, ma anche di nuovo sul sud della Francia. La mancata evoluzione verso levante delle perturbazioni determina infatti l’accanirsi dei fenomeni molto intensi sulle medesime zone. E queste precipitazioni così localizzate si verificano per l’insorgenza di linee temporalesche autorigeneranti, che hanno proprio la caratteristiche di permanere per più ore sulla stessa zona determinando quegli eccessi di pioggia violenta tali da generare alluvioni. Lo abbiamo visto su Genova, dove comunque è caduta una tale quantità d’acqua pressoché impossibile da contenere ed assorbire (leggi qui): resta però molto grave la mancata allerta tempestiva da parte degli organi preposti.
NUBIFRAGI PERSISTENTI IN LIGURIA – Ci troviamo dinanzi ad una situazione eccezionale, che deriva proprio dal mantenersi di un medesimo schema barico bloccato ormai da diversi giorni ed è questa la particolarità più sorprendente. Di conseguenza le regioni di Nord-Ovest dell’Italia si trovano lungo la zona di confine tra la circolazione perturbata atlantica e l’anticiclone sub-tropicale: ciò favorisce lo scorrimento d’aria umida che determina lo sviluppo di nubi, anche se la depressione ancora piuttosto distante ad ovest non comporta maltempo diffuso. Solo la Liguria, per via della particolare posizione in cui si trova, risulta penalizzata dal formarsi di temporali cattivi a ridosso della costa del genovese, che poi trovano con l’orografia il trampolino di lancio perfetto per rigenerarsi e scaricare ingenti piogge. Determinante in tal senso, per la formazione e sviluppo di temporali, la convergenza di masse d’aria nei bassi strati: da un lato le correnti risucchiate dalla Val Padana e dall’altro quelle sciroccali in scorrimento dal Tirreno, molto ricche di vapore ed energia.
BEL TEMPO E CALDO AL CENTRO-SUD – Per via della situazione appena spiegata, le uniche precipitazioni temporalesche importanti sono proprio quelle che si accaniscono sul genovese e che solo a tratti sconfinano più attenuate verso alessandrino ed Emilia. Sul resto d’Italia prevale il sole, soprattutto al Centro-Sud ed Isole, con temperature ulteriormente aumentate lungo la Penisola e su valori davvero elevati per ottobre: da segnalare i picchi di 30 gradi sul Lazio ed i 28 gradi su Firenze. Tornando al violento maltempo ligure, nelle ultime ore la linea di convergenza si è spostata un po’ più ad ovest, verso il Ponente Genovese. La situazione purtroppo resta favorevole ancora al persistere di temporali forti.