L’effetto “El Nino” ha pilotato lo scorso mese di Gennaio fino ai valori massimi di sempre delle temperature nella bassa Troposfera, stando ai dati raccolti via satellite.
Uno scarto positivo di +0,72°C non lo si era mai realizzato in Gennaio, nemmeno nel celebre anno più caldo di sempre, il 1998 (allora ci si fermò a +0,58°C, ed a +0,59°C nell’altro caso di Nino verificatosi nel mite Gennaio del 2007).
Il Gennaio 2010 si pone anche al terzo posto assoluto come mese più caldo di sempre, dopo i +0,76°C raggiunti in Febbraio ed Aprile 1998: questo Nino, come secondo le precedenti previsioni, si è rivelato essere uno dei più intensi di sempre, in grado di influenzare le temperature terrestri, anche se è stato particolare, con un riscaldamento molto occidentale, soprattutto nella zona ovest del Pacifico.
Il Nord Emisfero è risultato più caldo dell’Emisfero Sud, e questa è una notizia sorprendente, vista l’intensa rigidezza di questa stagione invernale e la grande copertura nevosa.
E’ probabile l’influenza dell’AO negativa, che, pur raffreddando le medie latitudini, ha portato ad episodi di afflussi intensi di aria calda su quelle polari e settentrionali in genere.
Ne è risultato un Polo Nord che ha subito un’anomalia positiva di +1,61°C, contro i +0,54°C del Polo Sud, ed un Nord Emisfero che vanta un’anomalia positiva di +0,83°C contro quella di +0,61°C misurata sull’Emisfero Australe.
Vista l’evidente influenza dei cicli Nino – Nina sulle temperature della nostra Terra, si può stimare che tali temperature si abbasseranno notevolmente nei prossimi mesi, in particolare dopo la Primavera, quando il Nino decaderà piuttosto rapidamente per lasciare spazio al fenomeno opposto, di una debole Nina.
Ma osserviamo quali sono le massime anomalie registrate dalle temperature satellitari nella bassa troposfera.
Il freddo si è presentato su parte del Polo Nord, e su Stati Uniti, Europa, Asia Centrale, e la “punta” estrema del Sud America.
Il caldo ha riguardato soprattutto le Regioni Artiche nord Americane, con scarti positivi anche di +7,5°C in Groenlandia, e le zone del Mar Glaciale Artico a nord dell’Asia e dell’Europa.