Continua il monitoraggio costante dell’evoluzione meteo a partire dal prossimo weekend, vista l’attenzione proiettata sul super gelo siberiano che invaderà un’ampia porzione d’Europa ed avrà probabilmente degli effetti importanti anche sull’Italia.
Abbiamo già ampiamente ribadito che sarebbe un evento epocale per fine febbraio e questo non solo in Italia, ma anche in quelle aree dell’Europa che verranno raggiunte da questo blocco d’aria davvero gelida. E’ decisamente insolito a fine febbraio avere a che fare con colate gelide di tale intensità, si prefigura un Burian storico.
Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano l’invasione del gelo dalla Russia all’Europa Centro-Orientale nel weekend e da domenica i gelidi venti di Bora raggiungeranno anche l’Italia, irrompendo sul Golfo di Trieste e sull’Alto Adriatico per poi dilagare sul Settentrione e poi Marche, Umbria e Toscana.
TRAIETTORIA BALLERINA DELLA COLATA GELIDA – Rimane estremamente incerta la rotta che seguirà il grosso dell’aria siberiana. Gli ultimi aggiornamenti del modello americano GFS (pomeriggio 20 febbraio) accentuano l’ingresso gelido sull’Italia e la relativa durata.
Al momento sarebbero le regioni del Nord e quelle del Centro Italia a risentire più direttamente del super gelo, ma cresce la probabilità di un’estensione anche a parte del Sud Peninsulare. Le regioni maggiormente ai margini sarebbero la Sicilia ed il Sud Sardegna.
IPOTESI NEVICATE SULL’ITALIA – Se già è difficile predire l’entità del gelo sull’Italia, ancora più complesso risulta delineare una stima sulla neve che potrebbe interessare le nostre regioni. Mancano ancora troppi giorni, per stilare una previsione meteo un minimo attendibile trattandosi di un’evoluzione così delicata.
Il flusso gelido, nell’irrompere sul Mediterraneo, potrebbe infatti originare un minimo di pressione, dalla cui localizzazione dipenderà la distribuzione delle precipitazioni e, in questo caso, delle nevicate. Servirà seguirà l’evoluzione step dopo step, perché avremo continue ulteriori oscillazioni.
Va detto che il Centro-Nord ha più probabilità di vedere la neve in pianura o sulle coste, quanto meno anche a fine evento in caso d’ingressi di perturbazioni con aria più umida da ovest, visto il gelo fortissimo che non sarà scalzato troppo rapidamente dai bassi strati.
Riguardo la durata del grande freddo, anche questa è incerta. Se il gelo dovesse affondare fin sull’Italia, si creerebbero tutti i presupposti per una durata del clima rigido anche per l’avvio di marzo, con occasione per altre nevicate in pianura su molte regioni della Penisola.