L’Italia è una ghiacciaia, con il gelo che si è ulteriormente consolidato negli strati più bassi dell’atmosfera. Come da noi preannunciato alcuni giorni, le temperature minime in Val Padana si sono davvero avvicinate in diverse zone ai 10 gradi sottozero. Tale quota è stata persino sfondata in due località, a Milano Malpensa con -11°C ed a Novara Cameri con -10,8°C, ma si tratta di zone notoriamente gelide.
Nessuna zona d’Italia è praticamente risparmiata dall’ondata di gelo e si fa davvero prima a citare le zone che sono rimaste con valori sopra lo zero piuttosto che il contrario. Un andamento certo non usuale per il nostro Paese: solamente diverse località insulari e settori prevalentemente costieri dell’estremo Sud Peninsulare hanno potuto beneficiare di temperature positive (Palermo la più calda con appena 7 gradi), spesso con il contributo più o meno significativo di nubi e vento.
L’intenso freddo tra Piemonte orientale e gran parte dei settori pianeggianti di Emilia, Veneto Occidentale e Lombardia deriva da un fenomeno particolare e non del tutto atteso. Si tratta di nebbie e dense fosche che hanno inibito già da qualche giorno il soleggiamento favorendo così giornate di ghiaccio: aria troppo immobile e gelo che si è potuto così ulteriormente rafforzare con intensa galaverna, in maniera tale da generare un potente cuscinetto freddo.
Come verrà scalzato questo super cuscinetto freddo? Non sarà certo facile e siamo nel periodo dell’anno in cui meno efficace può essere l’opera del soleggiamento per sgretolare. Fino a domenica il super gelo sarà sicuramente di casa in Val Padana, poi verrà messo alla prova dai costanti tentativi di risalita di correnti miti da sud.