Grande freddo in tutta l’Europa settentrionale giovedì 18 novembre. Una massa di aria molto fredda, incanalatasi in una sorta di corridoio, favorita dalla formazione a ovest di un “ponte” di alta pressione tra l’anticiclone dinamico oceanico, allungatosi verso nord, e quello termico groenlandese, ha investito non solo i paesi scandinavi e la Finlandia, ma anche l’Islanda e le Isole Britanniche. Come sempre i questi casi, a delimitare la parte orientale del “canale” c’era una struttura depressionaria, avente due minimi, il primo a nordest di Nordkapp, il secondo tra Lituania, Lettonia e Bielorussia.
La poderosa discesa di aria fredda è stata segnata da un fronte che ha attraversato il continente da nord a sud, preceduto da intense correnti da ovest-sudovest. Questa netta demarcazione tra il richiamo caldo pre-frontale e l’aria molto fredda che accompagnava e soprattutto seguiva il passaggio frontale ha portato localmente a diminuzioni della temperatura molto repentine e a differenze sensibili di temperatura tra località molto vicine tra loro. Per esempio alle 20 GMT del 18 novembre, nel Regno Unito, Birmingham era sotto la neve con 0°C e la poco più meridionale Londra, ancora non raggiunta dall’aria fredda, faceva segnare 8°C con pioggia (ma solo due ore dopo il termometro era sceso a 3°C).
Vediamo alcuni tra i più significativi estremi termici, ovvero valori di minima e massima (aggiornati alle 18 GMT, senz’altro alcune località hanno fatto segnare minime ancora più basse in serata) in Scandinavia e Finlandia. In Finlandia Muonio -29,2°/-26,8°C, Sodankyla -25,5°/-18,1°C (segnalata neve sotto forma di “snow crystals”), Rovaniemi -20,5°/-13,1°C (neve debole, 0,1 mm), Kajaani -11,0°/-6,1°C, Tampere -6,8°/-3,1°C. In Svezia Pajala -27,4°/-23,4°C, Karesuando -27,8°/-22,4°C, Jokkmokk -24,3°/-18,4°C, Lulea -18,1°/-12,9°C. In Norvegia Kautokeino -29,1°/-18,4°C, Tromso -7,7°/-5,4°C (neve, 3 mm), Trondheim -8,6°/-4,8°C. Tromso e Trondheim possono sembrare relativamente “miti” ma si tratta di città costiere, dove le acque tiepide del Mar di Norvegia, che non gelano mai, rendono le temperature medie invernali più elevate di quelle della Mitteleuropea.
In Gran Bretagna sono cadute insolite nevicate novembrine non solo sui rilievi, ma anche sulle isole Orcadi e Shetland e in numerose città dell’Inghilterra. A Lerwick, nelle Shetland, gli estremi termici sono stati 0,1°/1,8°C, con neve (equivalente in pioggia 2 mm), a Kirkwall, nelle Orcadi, 1,0°/3,3°C (neve, 1 mm). Ha nevicato, come già accennato, a Birmingham e così a Leeds, mentre neve mista a pioggia è scesa a Liverpool. Naturalmente le isole Far Oer, poco più settentrionali delle Shetland, hanno avuto un tempo simile, ma un po’ più freddo, con estremi termici a Torshavn -3,0°/1,5°C e neve (equivalente in pioggia 0,4 mm).
Un cenno all’Islanda, la nazione investita dal ramo più freddo, almeno in quota, della corrente gelida. Ad Akureyri, nel nord, neve fino alle 15 GMT, massima -6°C nella notte, poi calo graduale con l’arrivo di aria sempre più fredda da nord, con minima -15°C alle 20 GMT. Niente neve a Reykjavik, ma massima -6°C nella notte e minima -12°C alle 21 GMT.
Un’occhiata ai radiosondaggi del 18 novembre (orari tutti GMT, temperature tutte in °C). Vediamo Lulea a 850 hpa: alle 0 -11,9° (1198 m), alle 12 -12,5° (1188 m; questi bassi valori indicano la vicinanza al centro della depressione, localizzato poco a nord di Nordkapp, con pressione al suolo 980 hpa e isoipsa a 850 hpa di 1120 m). A Sodankyla: alle 0 -12,9° (1190 m), alle 12 -13,5° (1185 m). A Keflavik, l’aeroporto di Reykjavik: alle 0 -15,7° (1480 m), alle 12 -16,5° (1490 m). A Torshavn: alle 0 -11,9° (1363 m), alle 12 -12,1° (1377 m), ma a 500 hpa alle 12 -42,1° (5190 m). A Lerwick: alle 0 -7,3° (1301 m), alle 12 -9,5° (1345 m), ma a 500 hpa alle 12 -41,7°C (5190 m). A Nottingham: alle 0 2,0° (1460 m), alle 12 -2,5° (1424 m). Alla piattaforma Ekofisk, nel Mare del Nord: alle 12 -6,7°C (m 1357).