Se in Italia siamo ancora alle prese con temperature semi-estive, così non si può proprio dire di Scandinavia e Finlandia, dove negli ultimi giorni è stata raggiunta o superata la soglia dei -15°C.
L’ondata di freddo artico è in atto ormai da diversi giorni e ora ha invaso, oltre la Russia settentrionale, tutto il settore scandinavo e arriva a sfiorare le Repubbliche Baltiche dove non riuscirà a sfondare. Tallinn (Estonia) è stata però oggi la capitale europea più fredda con una minima di -4,2°C.
Già il 12 ottobre si sono raggiunte le prime temperature sotto i -10°C, nella norvegese Senja-Grasmyrskogen e nella svedese Mierkenis. Il giorno successivo tale soglia è stata raggiunta anche dalla finlandese Kittila.
Poi il 15 è arrivato il -15,2°C ancora di Senja-Grasmyrskogen, insieme ad altri valori prossimi in Svezia e Finlandia (-14,6°C a Pajala, -14,2°C a Salla). Molte località finlandesi sono scese sotto i -10°C, tra cui Rovaniemi, Kuusamo, Sodankyla, Muonio, Inari, altre sparse tra Svezia e Norvegia (Karasjok, Nikkaluokta ecc.). E’ stato anche il giorno in cui a Kvitoya, la più orientale delle isole dell’Arcipelago delle Svalbard, è stata raggiunta la temperatura europea più bassa della nuova stagione, -17,9°C, superando di poco la russa Vorkuta che lo stesso giorno ha toccato -17,7°C.
Tali valori sono stati all’incirca ripetuti anche il giorno 16, quando l’ulteriore discesa verso sud della massa d’aria fredda ha causato la prima nevicata della stagione ad Oslo e dintorni.
In città le precipitazioni sono state miste, al limite tra la pioggia e la neve, ma in nottata hanno virato più decisamente in neve lasciando al suolo un sottile velo bianco su alcune parti di città. Nevicate più intense nell’entroterra della capitale norvegese hanno causato notevoli problemi alla circolazione tra Oslo e Gjovik. Sarà però un fuoco di paglia, su Oslo è in procinto di arrivare aria più mite.
L’aria artica abbandonerà infatti la Scandinavia per dirigersi più decisamente verso la Russia e l’Ucraina orientale.