Non siamo completamente usciti da questa fase di “persistenza e reiterata ondulazione ampia delle correnti ad alta quota”.
Il punto più debole in tutta questa configurazione, rivista a scala europea, è dato dalla mancata affermazione di un “polo” altopressorio di matrice sub tropicale.
Tale figura barica, come abbiamo già ripetuto in passato, è una costante delle latitudini basso mediterranee durante il periodo tardo primaverile ed inizi estate.
Ormai prossimi all'”estate meteo”, ci vengono sottoposti disegni barici che penalizzano, in maniera determinate, una rimonta “calda” che possa dar luogo all’espansione, sino alle quote più alte (rimonta dinamica consolidata) di un Hp dai caratteri estivi.
Tale anticiclone sembra voglia “persistere”, onde rilanciare delle “enormi” bolle d’aria calda, tra il medio oriente e il mare di Alboran e dirette sino a tutta la Russia, compresa tra il Mar Caspio e la catena degli Urali.
Attuali ed anomale sono le temperature che si registrano su tali zone con punte che superano anche i 33°/34° C. Tale “profonda e calda onda termica” sarebbe quindi destinata a persistere su tali zone.
La sua appropriata collocazione, per dare agio ad un attacco deciso, che parta dal basso Mediterraneo centro occidentale, per poi dirigersi verso la nostra Penisola, non sembra avere chiari caratteri e identificazione inequivocabile.
Su dette aree persistono, anche se non in maniera molto profonda, delle depressioni che si muovono, concatenate tra loro, dal Marocco sino alla Tunisia (entroterra).
Strette connessioni sinottiche che non permettono al “tanto atteso” anticiclone di conquistare il terreno a “lui” più congeniale.
Quindi si suppone che la fase di “bel tempo” futuro e caldo, sia temporale e concentrata tra martedì p.v. ed a ridosso del fine settimana.
Tra sabato e domenica prossimi si suppone una nuova depressione in ingresso nel Mediterraneo centro settentrionale e di matrice nord atlantica.
Ancora non vi sono “palesi” segnali di “controtendenza estiva”.