La NOAA ha rilasciato, recentemente, un’animazione della drammatica riduzione dei ghiacci artici. L’elaborazione mostra distintamente l’impietoso paragone tra la situazione attuale e 20 anni fa.
Il 14 settembre la copertura del ghiaccio superficiale, nel Mar Glaciale Artico, misurava un valore di 3.500 mila chilometri quadrati, il peggiore di sempre che ha scalzato il record registrato nel 2007. Per evidenziare la portata del problema, l’agenzia statunitense NOAA ha creato un’animazione che mostra la modifica delle dimensioni del ghiaccio da gennaio ad agosto di quest’anno. La zona nera rappresenta la media giornaliera della superficie ghiacciata per il periodo 1979-2000.
8 mesi in 30 secondi
L’elaborazione dura 30 secondi, una velocità tale che rende il processo di contrazione ancor più impressionante. È evidente come la perdita di ghiaccio del 2012, rispetto a quella degli ultimi 20 anni, è stata enorme. Nel 1970 la superficie estiva era pari a 8 milioni di chilometri quadrati: in meno di mezzo secolo è diminuito di oltre la metà.
L’animazione mostra anche che il processo di fusione ha subito un’accelerazione nel mese di luglio – quando l’estensione del ghiaccio era sceso ben al di sotto della media storica. Alla fine del mese di agosto la superficie ammontava a 4,1 milioni di chilometri quadrati e nei successivi 15 giorni abbiamo avuto una ulteriore riduzione di oltre 500.000 chilometri quadrati di ghiaccio.