Non preoccupatevi, un fulmine non può colpire mai due volte nella stessa famiglia Quasi non ha fatto a tempo a pronunciare queste parole Stephen Rooney, mentre i familiari lo imploravano di recarsi dentro a casa. Sulla zona di Hammonton (New Jersey) era infatti in corso un tradizionale festoso pic-nic con famiglia e parenti quando d’improvviso si è scatenato il temporale: fulmini, tuoni e pioggia hanno indotto quasi tutti a rifugiarsi dentro casa, tranne un gruppetto di uomini (fra di loro proprio Rooney) che si è intrattenuto fuori a fumare un sigaro, tra il barbecue ed un albero ad alto fusto.
Scelta azzardata, il pensiero che non può toccare a te la fatalità di essere colpito da un fulmine, ancor più se a morire nello stesso modo è stato tuo padre: si è trattato solo di un istante, quando l’albero è stato colpito da un fulmine, che indirettamente ha coinvolto anche il gruppo di persone che fumava. Ad avere la sorte peggiore è stato proprio Stephen Rooney, immediatamente soccorso in gravi condizioni e morto 5 giorni dopo in ospedale a Philadelphia.
Quarantotto anni fa, quando Rooney aveva appena 6 anni, la stessa sorte toccò a suo padre mentre era a pescare. Il fulmine non ha colpito la punta della canna da pesca, una dinamica tipica in questi casi, ma piuttosto il coltello con il quale stava pulendo il pesce. Ad ogni modo per entrambi i casi emerge la totale imprudenza e leggera di fronte ad una manifestazione molto pericolosa della natura, il temporale. Così come i fulmini possono colpire, negli anni, innumerevoli volte nello stesso posto (non necessariamente il punto più alto, per quanto generalmente più favorito), esistono anche delle persone che possono attirare maggiormente i fulmini, sempre ovviamente nei casi in cui non ci si protegge adeguatamente dal tale rischio.
LO SAPEVATE CHE Come spiegare altrimenti l’esistenza al mondo di essere umani che possono dire di essere stati colpiti nella loro vita più volte dai fulmini. Chi ha potuto raccontarlo è fortunato, in quanto è riuscito a salvarsi dall’evento tremendo. La persona che è stata colpita il maggior numero di volte da un fulmine, presente nel Guinness dei Primati, si chiama Roy Cleveland, colpito ben 7 volte tra il 1942 ed il 1977 (eventi documentati con certezza) e sempre sopravvissuto, tanto che è paradossalmente morto suicida nel 1983 sparandosi con un colpo di pistola, probabilmente per una delusione amorosa.
Il fulmine difficilmente lascia scampo, com’è noto: in una frazione di un secondo un fulmine può danneggiare il cervello e arrestare il battito cardiaco. Dato che l’impulso elettrico è caratterizzato anche da alte frequenze, parte della corrente scorre sull’esterno del corpo, ustionando in particolar modo la pelle; proprio per questo motivo è comunemente definita effetto pelle la proprietà della corrente, alle alte frequenze, di passare all’esterno della superficie del conduttore.
Si stima che in tutto il mondo, nell’arco di un anno, più di mille persone vengano colpite da un fulmine. Per ogni uomo, in media, considerando un’esistenza di 80 anni, la possibilità di essere vittime di un fulmine è minore di una su 3000. In mancanza di un luogo chiuso, la posizione più sicura è piegarsi sulle proprie ginocchia, senza stare in piedi o sdraiati sul terreno, evitando di stare in gruppo con altre persone. Il corpo umano è esso stesso un conduttore elettrico, perciò una posizione piegati sulle ginocchia e isolatamente è quella che minimizza la superficie conduttrice e di scambio termico che potrebbe attrarre un fulmine.