L’alta pressione tiene completamente in mano le redini del meteo in gran parte d’Europa e del Mediterraneo: notiamo ben poche zone d’ombra rispetto al dominio di questa mostruosa figura stabilizzante che, almeno per alcune aree settentrionali del Continente, va avanti da qualche settimana e sta caratterizzando in modo clamoroso questo mese di novembre. I fronti atlantici, uno dietro l’altro, sono costretti a sgretolarsi: l’unica via di fuga trovata nell’ultimo periodo è stata quella del Mediterraneo, ove pertanto si sono quindi spesso accanite condizioni fortemente perturbate.
Osservando più da vicino lo scenario attuale, notiamo una nuova perturbazione giungere sulle Isole Britanniche, ma proprio il Regno Unito sta rimanendo ai margini della figura di alta pressione. Molto più complicato è lo sfondamento perturbato verso la parte continentale dell’Europa ed in effetti il nuovo fronte è collegato ad un’ampia saccatura che pian piano andrà ad affondare verso l’Iberia, unico viatico che le perturbazioni atlantiche sembrano avere per potersi muovere verso levante, come abbiamo peraltro visto anche in questi ultimi giorni con le interferenze perturbate che si sono trascinate lungo il Basso Mediterraneo.
L’instabilità sulle Isole Maggiori appare in evidente fase di stanca, ma la circolazione orientale, convogliata da quel resta della lacuna ciclonica, ha comportato ulteriori piogge degne di nota, soprattutto sull’est della Sicilia. Sul resto d’Italia il bel tempo ha continuato a prevalere in modo schiacciante, per effetto del vasto dominio anticiclonico che continua a proteggere gran parte dell’Europa Centro-Orientale. E con l’anticiclone continuano a proliferare le nebbie, principalmente in Val Padana.