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Meteo Giornale

Fronte occluso e passaggio freddo in quota

di Marco Rossi
27 Set 2007 - 13:02
in Senza categoria
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L'immagine dal satellite (copyright EUMETSAT, fonte www.meteogiornale.it/live/meteosat.php) evidenzia le Lee Cloud nella zona della Corsica e il corpo nuvoloso organizzato immediatamente ad est, sul medio-alto bacino tirrenico.
Nella serata/nottata di ieri, a cavallo con la giornata odierna, è passata la prima linea d’instabilità, con due probabili formazioni MCS che si sono spostate da sud-ovest verso est, risalendo il basso Tirreno grazie al sistema barico formatosi: innesco di correnti di libeccio a sud grazie alla discesa del nocciolo freddo a nord-ovest, con ingresso del Maestrale a partire dai settori occidentali di Corsica e Sardegna.
Già nella serata di ieri, mercoledì 26, era osservabile la formazione di una seconda linea instabile nel Golfo del Leone, sintomo dell’ingresso dell’aria fredda in quota con la formazione di una occlusione, attualmente evidenziabile dal sat tra Piemonte e Francia.

La prima linea temporalesca sta ormai lasciando la Penisola, dopo aver interessato gran parte del centro-sud; attualmente ci sono dei cb cluster ed instabilità ai bassi livelli troposferici.
La seconda azione convettiva è sul Tirreno centrale, pronta per abbordare in modo definitivo dapprima la Toscana, per poi spostarsi verso il Lazio.

E’ didattico notare come questa seconda linea instabile sia spinta maggiormente da una azione di Mistral, a differenza della prima di “matrice libecciale”; è osservabile, difatti, una serie di LEE CLOUD, ovvero nubi che si creano per l’impatto orografico e per la forza in quota della corrente del getto, tra Mar della Corsica/Corsica/Bonifacio.

Qui prendono vita, grazie all’azione di catalizzazione e di stau delle montagne, oltre che del contrasto tra mare/terra, nuovi corpi nuvolosi di tipo temporalesco che raggiungeranno in seguito le coste della Penisola lato tirrenico.
Nelle prossime ore sono attese precipitazioni, localmente anche intense, tra Toscana, Sardegna e Lazio, con interessamento delle aree centrali appenniniche (vedi Umbria); grazie alla posizione del minimo ed alla rotazione dei venti, il maltempo è atteso sulle aree orientali, a partire dalle coste emiliane/romagnole sino alle Venezie, con venti meridionali.

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