La vasta espansione anticiclonica catalizza l’attenzione meteorologica dell’intera Europa. Mentre al centro-nord è protagonista insieme ad un lungo fronte freddo polare ad una giornata ricca di nuvole e precipitazioni piovose, a sud è l’artefice di bel tempo diffuso ed allontanamento repentino del ciclone ellenico.
In Europa
Masse nuvolose ben distinguibili oggi dal satellite. Chiaro risulta essere il lungo fronte gelido polare che taglia l’Europa occidentale da NE a SW sorvolando Mare del Nord e Canale della Manica fino a giungere sul lembo più occidentale dei Paesi Baschi.
La forte spinta dei venti groenlandesi trova manforte nel dispiegamento a testuggine dei cumulonembi capaci di apportare piogge e gelo alle Terre sovrastate.
Il colore bianco luccicante dei lunghi serpentoni di nubi presenti sul Nord Europa è sintomo di una grande percentuale di cristalli di ghiaccio caratterizzanti le gelide temperature presenti in quota. Nubi più scure, quindi ricche d’acqua, si possono notare nelle zone di contatto tra le due diverse superfici d’aria, quella gelida frontale di cui sopra e quella mite azzorriana.
L’anticiclone viene incalzato da NW. La sua parte inferiore viene sospinta verso il Mediterraneo e quella superiore viene innalzata verso i Paesi Scandinavi generando una lunga fascia di piogge considerevoli sfociando nella piena maturità della perturbazione sul Mare di Norvegia. Le piogge arrivano a lambire le Alpi fermandosi in Baviera.
Il Mediterraneo gode della protezione anticiclonica che, forte della spinta artica, allontana la perturbazione ellenica dal Mar Ionio verso il Mar Egeo creando una vasta zona di stabilità atmosferica.
In Italia
A nord, risentendo della vicinanza del lembo meridionale della perturbazione centro-europea, sono presenti alcuni addensamenti sulle aree alpine orientali.
Al centro è esteso il dominio anticiclonico, mentre al sud insiste qualche strascico nuvoloso ellenico sull’Appennino calabro-lucano e zone attigue.