Autunno meteo 2.0 è una definizione che non ha validità scientifica, lo diciamo da subito. Orbene non intendiamo attribuire appellativi a questo, quello, bensì osservando l’attuale situazione ed evoluzione potremmo dire che si è aperta la cosiddetta porta all’Autunno.
Quanto succede è quasi nei limiti della normalità.
Il quasi è per le tante anomalie climatiche che ci sono e ci sono state, ma quando un fronte freddo irrompe in Europa come sta avvenendo quest’oggi, tenuto conto che siamo al 24 settembre, l’estate non può tornare se non l’anno prossimo, mentre il caldo sì.
Il rimescolamento d’aria, il raffreddamento del nord Europa sono un segno di cambiamento di stagione. Il fronte freddo, anche se non porta maltempo sull’Italia, apre la via alle perturbazioni oceaniche.
Autunno meteo 2.0 perché il classico autunno non c’è da alcuni anni, ogni stagione la vediamo differente e con caratteristiche di acute anomalie.
Le previsioni dei super elaboratori sfornano previsioni caratterizzate dall’estremizzazione meteo climatica. In Autunno, non è normale che subito dopo il transito di un fronte freddo come quello che ci interessa sia seguito da una serie di fortissimi anticicloni, dopo aver tolto 20°C nel Centro Europa, e 10°C in Italia.
L’autunno è la stagione delle piogge, ed il solo osservare, anche se nel meteo lungo termine di scenari assurdi, addirittura invernali, sottolinea che le stagioni di una volta per ora sono da archiviare.
Quello che vediamo è la nuova versione d’Autunno, “un Autunno 2.0”, una sorta di restyling della stagione autunnale con inedite situazioni meteo che pregiudicheranno anche la credibilità delle previsioni, non tanto nell’utilizzatore del servizio meteo, bensì del meteorologo.
Gli addetti ai lavori sono increduli nell’osservare le linee di tendenza.
Il trend è confuso di un’atmosfera che è un sistema caotico, mentre la meteorologia si prefigge di individuare le linee di tendenza più attendibili, ma con i galoppanti cambiamenti del clima che si realizzano, i super computer sfornano previsioni estreme che ci sembrano “assurde”, poco affidabili, ma che poi invece si rivelano abbastanza esatte.