La profonda figura ciclonica, tra il Mare del Nord e la Penisola Scandinava, influenza con il suo reticolo instabile-perturbato gran parte del Continente, giungendo ormai a ridosso della nostra Penisola. Non vi sarà nessun ingresso perturbato franco sul nostro Paese, per via di una repentina rimonta anticiclonica di matrice azzorriana che riuscirà a deviare verso levante la discesa instabile.
Come si evince dal Satellite, la vasta perturbazione a carattere freddo si è spinta fin sull’Europa Centro-Orientale con diverse situazioni temporalesche, mentre il ramo occluso si è arcuato fra la Penisola Scandinava ed il Regno Unito, proprio dove si trova annidato il centro motore della depressione: ricordiamo che questa figura ciclonica è figlia dell’ex uragano statunitense “Danny”, recentemente inglobato all’interno della circolazione europea e declassato come normale depressione nord-atlantica. Non è la prima volta che i nascenti uragani invertono il percorso per raggiungere l’Europa, di recente a fine Agosto è successo con “Bill”.
L’area di bassa pressione convoglia correnti occidentali di origine nord-atlantica particolarmente fresca su gran parte dell’Europa Occidentale, in particolare tra Regno Unito, Francia e Germania. Si tratta d’aria instabile, come si può notare dalle nubi chiaramente irregolari, sintomatiche dell’avvezione fredda. Il clima autunnale, dopo aver pesantemente investito la Gran Bretagna, si è trasferito sulle restanti nazioni appena citate, con valori termici massimi che solo di rado si sono si sono avvicinati ai 20 gradi.
Il discorso è invece assai differente per quanto concerne le basse latitudini mediterranee, ove è riuscita anche oggi a prevalere l’azione dell’alta pressione d’origine nord-africana, con condizioni soleggiate su Spagna, coste mediterranee francesi, oltre ovviamente alla Penisola Balcanica ed bacino orientale del Mediterraneo. Il caldo resta protagonista su molte zone, come confermano i 37 gradi toccati a Cipro o i 39 gradi raggiunti a Murcia, in Spagna.
Non fa eccezione nemmeno l’Italia, in gran parte avvolta dal cuneo anticiclonico, ma la posizione così estremamente allungata del nostro Paese ha fatto emergere grosse differenze fra le zone settentrionali e quelle meridionali. Il fronte freddo si è infatti appoggiato alle Alpi e proprio la catena montuosa ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione di linee temporalesche molto consistenti tra il Veneto ed il Friuli, ove si sono creati i presupposti per lo scontro violento fra masse d’aria caldo-umide in risalita dall’Adriatico e quelle molto più fresche che accompagnavano il transito frontale. Non sono mancati quantitativi di pioggia localmente ingenti su buona parte del Friuli.
Le zone di Nord-Ovest sono risultate invece molto più protette e qui da metà giornata ha iniziato ad irrompere il foehn dalle Alpi, che discendendo violentemente ha perso parecchia umidità contribuendo alla dissoluzione delle nubi su tutta la Val Padana occidentale. Ne hanno risentito le temperature in varie zone di pianura, come confermano i 32 gradi di Milano.
Poco invece è successo al Centro-Sud, ove si è fatto sentire il flusso tiepido ed umido sud/occidentale: lungo i versanti tirrenici si sono avuti addensamenti più significativi con locali piovaschi fra Basso Lazio e nord della Campania. Ben diverso il discorso sul resto del Sud e sui versanti tirrenici, ove i venti meridionali hanno comportato temperature ancora molto elevate, con punte di 37 gradi in Puglia. Ricordiamo che si tratta ormai di una fase calda agli sgoccioli, visto che l’aria fresca riuscirà rapidamente a propagarsi tutta la nostra Penisola già nella giornata di domani.