Non si può certo sostenere, se soltanto ci si soffermassimo sulle temperature, che siamo in una fase primaverile avanzata. Oggi è 7 Maggio, si sta per concludere la prima decade del mese e la bella stagione è alle porte. Ben presto si concluderà la Primavera meteorologica e verrà l’Estate, ma certo le condizioni meteorologiche non sono quelle che ci si aspetterebbe di trovare. Oltre alle temperature, i giorni passati sono stati condizionati da una profonda area di Bassa Pressione che sappiamo aver causato abbondanti precipitazioni su molte regioni. Al Nord i quantitativi di pioggia sono stati tali che è stata varcata la soglia della media mensile in sole 48 ore. I fiumi si sono ingrossati, i torrenti anche, non sono mancati forti venti e mareggiate, con danni conseguenti. E la neve è caduta copiosa sulle Alpi, poi ha fatto visita anche all’Appennino e non certo a quote proibitive.
Ieri la situazione ha visto un parziale miglioramento, il maltempo ha allentato la presa ma certo la giornata non è stata delle migliori. In quota resiste aria piuttosto fresca che determina condizioni di instabilità e inoltre lo spostamento del mulinello perturbato al di là delle Alpi ha indotto una rotazione dei venti dai quadranti occidentali, in seno ai quali è penetrata aria ben più fredda che ha causato il calo delle temperature. Stamattina, all’alba, su gran parte del Centro Nord la colonnina di mercurio faticava a raggiungere i 10 gradi, anzi, in qualche località della Val Padana è già tanto che si sia varcata la soglia dei 5 gradi. Un po’ meglio al Sud Italia, ove il termometro è riuscito ad avvicinare i 15 gradi, in particolare sulla Sicilia, la Calabria e la Puglia.
Si tratta pur sempre di valori al di sotto della norma e molto probabilmente questa prima settimana di Maggio chiuderà i battenti all’insegna di un’anomalia termica negativa su molte aree della Penisola. Tuttavia stamattina appaiono evidenti più schiarite, soprattutto nei versanti adriatici e in quelli ionici, ove il Libeccio è sbarrato dalla dorsale appenninica. Le nuvole stanno invece interessando parte delle regioni Tirreniche, in particolare la Toscana e il Lazio, ove peraltro cadono ancora degli acquazzoni. Non solo, anche l’Italia Settentrionale è interessata da nubi a carattere irregolare e nelle prossime ore saranno capaci di organizzarsi in annuvolamenti ben più consistenti ai quali potranno associarsi nuove precipitazioni.
Precipitazioni che dovrebbero manifestarsi principalmente sulle Alpi e le Prealpi, ma non è esclusa la possibilità che possano propagarsi anche in altri settori. Ad esempio i modelli indicano, nei loro aggiornamenti, la possibilità che qualche acquazzone possa verificarsi sulla Val Padana e in particolare tra il Piemonte, la Lombardia e il Veneto. Soprattutto nel corso del tardo pomeriggio/sera. Un po’ di instabilità dovrebbe registrarsi anche sul Levante Ligure ed in Emilia Romagna, in questo caso principalmente nella fase centrale della giornata. Così come potrebbero aversi degli annuvolamenti anche in qualche settore dell’Appennino centro settentrionale, associati a degli scrosci di pioggia tra Toscana, Umbria, Marche e zone interne abruzzesi.
Al Sud sembra invece che la situazione sia destinata a migliorare, quindi non attendiamo precipitazioni significative. Ciò non vuol dire che mancheranno nuvole sparse e locali addensamenti, difatti durante la seconda parte della giornata è probabile un aumento della nuvolosità. Nubi che in Sardegna si riaffacceranno nelle prossime ore, causando un nuovo incremento dell’instabilità ad iniziare dai settori meridionali e che a tarda sera potrebbe raggiungere la Campania.