Difficile classificare quest’inverno, che ha presentato caratteristiche proprie che lo differenziano dagli altri grandi inverni freddi del passato.
Tuttavia, la presenza della neve a quote basse per un lungo periodo di tempo, a cominciare dalla terza decade di gennaio per finire praticamente durante questi giorni, fa ritenere senz’altro l’Inverno 2004-05 come uno dei più freddi, almeno degli ultimi anni, caratterizzati da stagioni miti con solo brevi intervalli di gelo.
Esaminando i casi di inverni particolarmente rigidi del passato, per lo meno dal dopoguerra, notiamo come il freddo presenti dei ritorni improvvisi che caratterizzano la stagione primaverile, e, a volte, l’intera annata.
Scorrendo sotto mano i dati dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze, situato nel centro cittadino, notiamo come l’annata 1956, dopo il terribile mese di Febbraio, presentò un mese di Marzo piuttosto freddo (con neve di nuovo a Roma durante la prima decade), ma anche il mese seguente fu freddo, circa -1,4°C rispetto alla norma, grazie ad una nuova ondata di freddo polare attorno alla metà del mese.
Giugno, poi, presentò nei primi giorni la celebre ondata di freddo del “Bondone”.
Il Lussemburghese Charlie Gaul trionfò al Giro d’Italia durante una terribile tappa in salita, l’arrivo sul Monte Bondone presso Trento, sotto una bufera di neve che infuriò a partire dalle pendici, con fiocchi che sfiorarono addirittura Trento città!
Il 1956 fu complessivamente molto freddo, circa -1,0°C rispetto alla media secolare, ed è tuttora l’anno più freddo dal dopoguerra ad oggi.
Ma anche il famoso inverno 1962-63, dopo la temporanea scomparsa del freddo in Aprile e Maggio, presentò un brusco ritorno a condizioni fredde soprattutto nei mesi di Giugno ed Agosto, tanto che, alla fine, proprio il 1963 si presenta al secondo posto come anno più freddo dal dopoguerra, con una temperatura media inferiore alla norma secolare di 0,7°C.
Insomma, le prolungate ondate di freddo durante l’Inverno, per la probabile permanenza delle condizioni di blocco che hanno determinato tali ondate, presentano delle recrudescenze durante la Primavera, o, addirittura, nell’Estate successiva, tanto da condizionare il resto dell’annata meteorologica.
Questo non avvenne, comunque, nel 1985, quando ai -23°C toccati in Gennaio si contrapposero i +39°C raggiunti durante l’estate, anche se, in questo caso, si trattò di un episodio di freddo intensissimo ma abbastanza limitato nel tempo.