Il freddo sta letteralmente travolgendo già da diversi giorni la Penisola Scandinava, dove il clima è davvero glaciale. La mappa in basso è eloquente, in quanto riproduce l’attuale andamento termico sul Continente Europeo: la bolla gelida è abbastanza circoscritta, se si considera che fra le Isole Britanniche e l’area baltica i valori di temperatura non sono invece così bassi, grazie ad un interessamento solo marginale del vortice colmo d’aria molto fredda. In queste ultime zone le interferenze d’aria un po’ più umida hanno portato condizioni favorevoli a qualche episodio nevoso. Clima decisamente differente sulle nazioni affacciate al Mediterraneo, con punte di 22/24 gradi sulla Spagna Meridionale e sulla Sicilia.
Scrutando i valori minimi di questa mattina, si evince il grande gelo sulle terre scandinave, con picchi fino a -30/35°C sulle aree settentrionali della Norvegia. Nonostante la cartina non permetta di apprezzare i particolari, segnaliamo il grande freddo anche in Scozia, la nazione del Regno Unito maggiormente influenzata dall’influenza rigida dell’aria artica, che ha potuto beneficiare di ampi rasserenamenti nella scorsa notte. Sull’aeroporto di Glasgow il termometro è sceso fino quasi a -10°C, con punte persino inferiori ai -15 su talune località interne.
Il perno principale del sistema ciclonico atlantico convoglia una serie inarrestabile di perturbazioni verso levante, trascinate da correnti molto miti oceaniche. Tale canale perturbato coinvolge appieno anche l’Italia, attraversata anche quest’oggi dall’ennesima perturbazione, ma nell’immagine qui rappresentata, riferita al primo pomeriggio, si nota una fase di variabilità post frontale con persino ampie schiarite lungo il Tirreno, mentre il nocciolo duro del sistema frontale è sconfinato in direzione delle nazioni della Ex Jugoslavia e dei Balcani. Altri impulsi perturbati seguono rapidamente da ovest, ad iniziare da quello ad ovest della Sardegna che ora ha già raggiunto l’Isola.