FREDDO INVERNALE TARDIVO, METEO SCOPPIETTANTE – E’ una Pasquetta dal meteo decisamente favorevole, ma tutta l’attenzione si sposta sull’improvviso imminente cambiamento meteo. Un brusco raffreddamento interverrà già fra martedì e mercoledì, per una colata artica che sarà causa di un crollo drastico delle temperature, tanto che si potranno perdere dai 10 ai 15 gradi sull’Italia Centro-Settentrionale. Il nocciolo d’aria molto fredda, sfruttando lo scivolo orientale di un blocco anticiclonico sulle Isole Britanniche, si getterà verso Sud e dilagherà sulla nostra Penisola attraverso correnti di Bora e di Tramontana. Le conseguenze saranno quelle di un ritorno ad un clima invernale, con calo termico che sarà davvero brusco e importante: trattandosi d’aria molto fredda anche in quota, si innescheranno contrasti favorevoli ad instabilità e localmente maltempo. Si tratterà di un vero e proprio sconvolgimento meteo.
RITORNO NEVE, METEO PIU’ INSTABILE LUNGO LE ADRIATICHE – La sensazione di freddo sarà notevole se si considera che, da circa due mesi a questa parte, si protrae una fase davvero mite con assenza di significative fasi fredde. A differenza dell’inverno, quando in piena primavera giungono corpose irruzioni fredde l’instabilità ed il maltempo vengono esaltati. Va detto che l’Italia non sarà colpita del tutto in pieno dall’affondo freddo e non si svilupperà una profonda circolazione ciclonica, ma l’instabilità sarà protagonista soprattutto fra mercoledì e giovedì. Ad essere maggiormente coinvolte saranno le regioni orientali (comprese le Alpi ed il Nord-Est) e quelle del Sud dove più probabili saranno i fenomeni, di tipo nevoso anche a tratti sotto i 1000 metri, con rovesci di grandine e gragnola alle quote più basse. In termini di fenomeni, poco o nulla accadrà al Nord-Ovest, medio-alto Tirreno e Sardegna.
PREVISIONI METEO PROSSIMI GIORNI
TENDENZA METEO SINO A FINE APRILE, ULTIME NOVITA’ – Viene naturale chiedersi se l’improvviso freddo aprirà una svolta allo schema circolatorio in Europa, o se resterà un semplice episodio. Ebbene, anche l’ultima parte d’aprile, dal ponte del 25 sino a fine mese assisteremo ancora a possibili irruzioni fredde alle medie latitudini. L’anticiclone oceanico si manterrà sbilanciato a nord con massimi sulle Isole Britanniche, mentre un vortice freddo si manterrà grosso modo collocato sul comparto baltico-scandinavo. Da questo contesto potranno aversi nuove pulsazioni fredde meridiane, che potrebbero coinvolgere in maggior misura Europa Centro-Orientale e Balcani. L’Italia potrebbe riuscire a benficiare di una maggiore protezione dell’anticiclone, in un contesto di variabilità e clima relativamente fresco, specie al Nord ed Adriatiche. Continueranno a mancare le piogge atlantiche.
CONCLUSIONI – Probabilmente tutta l’ultima decade d’aprile, pur con saliscendi di temperatura, non sarà più caratterizzata dal caldo anomalo così protagonista in modo persistente nelle ultime settimane. La presenza del lobo freddo del Vortice Polare sul Nord Europa determinerà anzi possibili scenari invernali a più riprese, in molte aree del Continente e con possibili ulteriori riflessi sull’Italia.