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Freddo risveglio autunnale, gli strascichi dell’irruzione Artica si sentono eccome. Ma il meteo è in via di guarigione

di Ivan Gaddari
10 Ott 2011 - 08:14
in Senza categoria
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L'Anticiclone delle Azzorre si sta espandendo verso est, costringendo la Bassa Pressione stazionante sullo Ionio a spostarsi verso la Grecia. Il tempo è in fase di miglioramento, ciò nonostante permane una sostenuta ventilazione settentrionale e perlomeno il clima sarà ancora autunnale. Fonte immagine EumetSat 2011, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.
Merita una nota sul registro l’ondata di maltempo che ha investito, nella giornata di domenica, le regioni del medio versante Adriatico e quelle del Mezzogiorno. Ciò che ha condotto a manifestazioni temporalesche così forti è semplicemente il constrasto che si è venuto a creare tra l’aria fredda di origine Artica e il calore rilasciato dagli specchi d’acqua circostanti l’Italia. Il calo termico, sovente favorito dalle precipitazioni e dai forti venti settentrionali, è stato talmente consistente che sulle montagne dell’Appennino centrale la quota neve è calata di botto e ha raggiunto facilmente i 1200 m. Sui rilievi del Sud, invece, ha nevicato un po’ più in alto, in quel caso sui 1700/1800 m. Perlomeno con accumulo.

Quel che è rimasto impresso negli occhi di molti è la grandine che è caduta abbondante su molte regioni: dalle Marche all’Abruzzo, dalla Puglia alla Sicilia. In taluni casi è stata così violenta da ricoprire il suolo con uno strato di alcuni cm, tanto da sembrare neve. Purtroppo, come capita in queste circostanze, i danni al comparto agricolo – sebbene non ancora stimati – sono previsti ingenti. E non è la prima volta, dallo scorso Giugno, che si ripetono episodi di tal portata.

Le sole ad usufruire di un netto miglioramento sono state le regioni Settentrionali. Vuoi perché le correnti di foehn hanno spazzato via le nubi laddove risultavano più intense, vuoi perché una propaggine dell’Alta Pressione delle Azzorre ha iniziato celermente la sua opera di guarigione. Guardando l’immagine satellitare è semplice identificarla: è posizionata coi suoi massimi tra l’Atlantico e l’Europa occidentale e preme alla conquista del Mediterraneo.

Si evince chiaramente come le schiarite abbondino anche in Sardegna e su gran parte del Centro Sud, mentre permangono nubi irregolari in Sicilia e sulla Calabria Meridionale. Facile notare come l’area di Bassa Pressione, formatasi a seguito dell’irruzione Artica, si stia spostando sull’Egeo e cominci a coinvolgere maggiormente la Penisola Ellenica. I forti venti da di Tramontana – che addirittura risultano burrascosi tra il Canale d’Otranto e lo Ionio settentrionale – determinano residui addensamenti da stau lungo la Sicilia settentrionale ed oltre alle nubi viene segnalata qualche precipitazione tra il Trapanese, il Palermitano e il Messinese.

Altre nubi consistenti sono visibili sul confine alpino. Anche in quel caso sono dettati dalla ventilazione settentrionale che continua a sbattere sulla barriera, determinando delle nevicate sui versanti esposti a nord. Comunque sia la situazione è destinata a migliorare ancora in tutta Italia, tanto che verso sera le schiarite si saranno impadronite di tutte le regioni.

Diamo cenno alle temperature. Poco prima delle 8 notavamo valori davvero notevoli! La stazione di Perugia, ad esempio, registrava appena 4 gradi; su Firenze 7 gradi, stesso valore di Olbia Costa Smeralda. Valori inferiori ai 10 gradi su Bolzano, Torino, Campobasso ed anche su Cagliari e Alghero. E’ evidente come la Sardegna sia stata una delle regioni più colpita dall’irruzione d’aria fredda.

Le massime, invece, dovrebbero registrare un aumento ed in particolare al Centro Nord. A favorirlo sia il sole sia i venti secchi di foehn che discenderanno in Val Padana. E proprio la Val Padana potrebbe risultare l’area d’Italia con i valori massimi più alti: diciamo attorno ai 20°C, ma in qualche caso si potrà andare anche oltre.

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